In Germania approvata la lex Google, tassa sui motori di ricerca

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BERLINO, 4 MARZO 2013 - Il colosso di Mountain View è sinonimo di garanzia per milioni di utenti che ogni giorno ad un minimo dubbio o incertezza, digitano all’interno del motore di ricerca ciò che per qualche istante diventa amletico, svelando poi così l’arcano in pochi secondi e in modo totalmente gratuito.

Per continuare ad essere garante di informazioni preziose e non, la società statunitense dovrà pagare una tassa, poiché secondo lo Stato tedesco bisogna rispettare l’editoria cartacea e chi ci lavora all’interno. Infatti con il fenomeno dell'informatizzazione e la presa al potere del magnate a stelle e strisce soprattutto in Europa, la stampa nera su bianca ha perso un bel po’ di punti.[MORE]

Legge voluta soprattutto dalla destra per proteggere il diritto d’autore, è stata approvata dal Bundenstag con 293 voti favorevoli e 243 contrari. Infatti la lex Google «impone ai motori di ricerca on-line e agli aggregatori di notizie il pagamento di una tassa di licenza per la pubblicazione dei contenuti editoriali sui rispetti siti».

Di idee compatte e similiari coloro che hanno reso possibile la sua approvazione, che affermano sia “la creazione di un giusto strumento, che colma un vuoto legale”. Ovviamente non mancano polemiche e il non benestare da parte degli esponenti di sinistra democratica, verdi e radicali che sostengono che tuttavia ci sarà un modo per aggirare la normativa, i cosiddetti “snippets”, vale a dire fornire gratuitamente articoli, testi o parole riportate da giornalisti editoriali.

Problema finora solo analizzato, ma che al momento non detiene ancora una soluzione.

(fonte: www.i-dome.com)

Rosalba Capasso

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Scritto da Rosalba Capasso

Giornalista di InfoOggi

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