In Italia: I dieci più ricchi possiedono quanto i tre milioni più poveri

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ROMA, 02 APRILE 2012- Ad affermarlo è la Banca d'Italia, in un 'Occasional Papers' dal titolo 'Ricchezza e disuguaglianza in Italia'. Una fotografia davvero sconfortante quella che viene fuori dal suddetto rapporto: Tra il 1987 e il 2008 le famiglie di operai hanno registrato una flessione nei loro livelli di ricchezza media. Così, secondo Bankitalia, nel nostro paese i dieci individui più ricchi posseggono una quantità di ricchezza equivalente a quella dei 3 milioni di italiani più poveri.

In questo modo, "La disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza è in effetti assai più pronunciata di quella sul reddito. Considerando l'ultimo anno per cui è disponibile il dato definitivo, il 2008, si verifica che l'indice di Gini della ricchezza netta (un indice che comunemente viene impiegato per misurare il grado di disuguaglianza di grandezze quali ad esempio il reddito)  è pari a circa 0,63 contro lo 0,29 che si osserva per il reddito equivalente; il 10% delle famiglie più ricche possiede oltre il 40% dell'intero ammontare di ricchezza netta mentre il 10% delle famiglie a più alto reddito riceve invece solo il 27% del reddito complessivo".

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Dal suddetto rapporto, nell'87 (primo anno per il quale si dispone dei dati micro), si evidenzia che le famiglie costituite da operai e pensionati presentavano i livelli più bassi di ricchezza netta familiari, corrispondente a circa il 60% dell'ammontare medio; a livello territoriale. Di queste,le più svantaggiate risultavano essere le famiglie quelle meridionali, con valori medi di circa il 30% inferiori a quello delle famiglie residenti nel Centro e nel Nord. Le famiglie più ricche risultavano essere quelle dei liberi professionisti, imprenditori e lavoratori autonomi e quelle dei dirigenti, con valori medi pari a circa il doppio della media generale.

Nell'arco di tempo tra il 1987 e il 2008, si è registrata una caduta nel livello di ricchezza media delle famiglie di operai, passando dal 60 al 45% del livello medio generale. La suddetta flessione ha colpito anche l'andamento della ricchezza delle famiglie di liberi professionisti, anche se rimangono su livelli medi molto elevati (l'indice di Gini passa circa da 250 a 200). Allo stesso modo, anche le famiglie di imprenditori e di altri lavoratori autonomi cedono qualcosa in termini relativi, rimanendo sempre su livelli elevati (indice da 183 a 153). In controtendenza la categoria dei pensionati che registra un significativo miglioramento nei livelli medi di ricchezza, che passa da un indice di 61,6 a 97,8, raggiungendo quasi la media dell'intera popolazione.

(Fonte: Adnkronos)

Rosy Merola

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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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