Inchiesta rifiuti: sotto sequestro parte della discarica di Pietramelina

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PERUGIA, 27 OTTOBRE 2015 – Nell’ambito dell’inchiesta sul presunto traffico e smaltimento illecito di rifiuti ipotizzato dall’Antimafia di Perugia a carico di top menager di Gesenu e Tsa, nella serata di ieri il Nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato di Perugia ha eseguito il sequestro preventivo – disposto con decreto del Gip e delegato dalla DDA di Perugia – di una parte della discarica di Pietramelina.[MORE]

In una nota del Corpo forestale dello Stato di Perugia si legge che «il sequestro interessa una parte della discarica di Pietramelina, una porzione di bosco ed un tratto del torrente Mussino immediatamente a valle della discarica stessa». Inoltre, come già nei giorni scorsi, sono stati effettuati alcuni prelievi. A riguardo, continua la nota: «Il nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato unitamente ad Arpa Umbria ha provveduto ad effettuare attività di campionamento. L’attività del Corpo forestale diretto dalla DDA di Perugia è ancora in atto e proseguirà nei prossimi giorni».

Quanto accaduto è stato reso noto nello stesso giorno in cui si apprende dell’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura a carico di Gesenu. Sul punto, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha dichiarato che l’«interdittiva prefettizia antimafia alla Gesenu, società di notevole rilevanza per la gestione dei rifiuti nella nostra regione, è un fatto gravissimo che merita attenzione, a cominciare dalle istituzioni».

«Come rappresentanti delle istituzioni – incalza Marini – abbiamo voluto avviare da subito una attenta riflessione sui provvedimenti adottati dal Prefetto di Perugia, Antonella De Miro, soprattutto al fine di individuare ogni azione possibile per tutela la centralità e funzionalità del servizio di raccolta dei rifiuti, di pulizia delle città e di gestione dello smaltimento degli stessi secondo quanto previsto dal nuovo Piano regionale di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con particolare attenzione alle problematiche amministrative conseguenti all'interdittiva».

La governatrice ha altresì ricordato che la «Regione Umbria si è attivata da tempo, anche con il nuovo Piano regionale di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per segnare un netto spartiacque indirizzandosi sempre di più verso la raccolta differenziata. Ed è già importante e significativo che nel suo insieme l'Umbria sfiori ad oggi il 50% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti, così come ci indicano gli obiettivi dell'Unione Europea».

Domenico Carelli

(Foto: umbria24.it)

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Scritto da Domenico Carelli

Giornalista di InfoOggi

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