FIRENZE, 29 SETTEMBRE 2011 La cronaca ci conduce purtroppo spesso a dover apprendere che l’ennesima morte sul lavoro si è consumata in qualche cantiere o fabbrica della Penisola. I dati di una ricerca Inail diffusi di recente indicano però una confortante diminuzione del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno degli incidenti sul lavoro.[MORE]
Tuttavia, a questo dato positivo non ne corrisponde uno analogo riguardo ai decessi conseguenti a questi eventi dannosi, purtroppo stabili nel panorama lavorativo italiano.
I casi mortali sono infatti passati nei primi sei mesi del 2011 da 431 a 428 vittime, con una riduzione limitata allo 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Sul piano territoriale, Sud e Centro Italia (rispettivamente -5,7% e -4,4% )possono vantare più progressi rispetto al Nord (-3,3%).
Andando al di là dei confini nostrani, i dati statistici ci dicono invece che ogni anno circa 337 milioni di persone sono coinvolte in incidenti sul lavoro e oltre 2,3 milioni muoiono a causa di infortuni o malattie professionali.
La strada verso una sicurezza lavorativa effettiva e generalizzata appare quindi a ben vedere ancora lunga da percorrre, pur in presenza di costanti miglioramenti evidenziatisi nel corso degli ultimi decenni.
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