Indagine su Sala, le reazioni della politica locale

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MILANO, 16 DICEMBRE - E’ caos a Milano per la vicenda che riguarda il sindaco Giuseppe Sala. Il primo cittadino milanese sarebbe infatti indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla ‘Piastra dei servizi’ relativa ad Expo, per il quale Sala aveva rivestito la carica di Ad e commissario unico.[MORE]

«Apprendo da fonti giornalistiche che sarei iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco». Dichiarazioni che hanno subito preoccupato la politica milanese e le opposizioni. Che ne sarà infatti del futuro di Milano dopo l’autosospensione di Sala?

Alle dichiarazioni sono infatti seguite le azioni del sindaco: alle ore 11.30 Sala ha infatti comunicato al Prefetto Alessandro Marangoni l’intenzione di autosospendersi. E adesso che succede? Su questo punto è chiaro il presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolè: «Sarà la vicesindaco Anna Scavuzzo ad assumere le funzioni e le veci di sindaco». Già, ma il futuro? «Nelle prossime ore valuteremo – spiega Bertolè – ci incontreremo con i capigruppo per aggiornarli alla luce anche dell’incontro che il sindaco avrà con il Prefetto. Incontro avvenuto e che pertanto molto dirà circa il futuro di Sala e di Milano.

Le preoccupazioni delle opposizioni toccano il leader della Lega, Matteo Salvini: «Che su Expo non sia tutto chiaro lo avevano capito anche i bambini. L’importante è che Milano non sia lasciata senza guida. Se vuole Sala fare il sindaco perché ha la coscienza pulita lo faccia». Dura anche il capogruppo Lega per Milano, Alessandro Morelli: «L’autosospensione è una decisione farlocca. O Sala si dimette, o se rimane sindaco, venga in aula a spiegare» - ha tuonato.

Più pacate le dichiarazioni in quota Forza Italia, a difesa di un garantismo da sempre professato, a partire dalle vicende che hanno coinvolto il leader Silvio Berlusconi. A parlare della vicenda Sala l’ex ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini: «Forza Italia è e rimane garantista sempre e verso tutti. Il gesto di Sala merita rispetto, ma rispetto meritano anche Milano e milanesi che non possono restare a lungo in uno stato di sospensione».

Lo Statuto di Milano non prevede infatti l’autosospensione per l’ipotesi di cessazione dalla carica di sindaco. Sala ha preso dunque una immediata decisione formale, tutt’altro che sostanziale. Questo è il succo delle preoccupazioni delle opposizioni. In attesa di comprendere le strategie della maggioranza, con un Pd chiamato ora a ricompattarsi e stringersi attorno alla figura del suo sindaco.

 

foto da: infooggi.it

 

Cosimo Cataleta

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Scritto da Cosimo Cataleta

Giornalista di InfoOggi

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