PARBHANI (INDIA), 26 OTTOBRE 2013 - Una giovane ragazza indiana di 17 anni si è suicidata perché i suoi genitori le avevano proibito di usare Facebook.
E' successo nell'India Occidentale, nello stato di Maharashtra, dove l'adolescente Aishwarya S. Dahiwal è stata trovata impiccata al ventilatore del soffitto della sua cameretta, dopo una violenta litigata con il padre che l'aveva sorpresa a chattare sul popolare social network Facebook che le era stato quindi vietato.
La giovane, prima di togliersi la vita, ha lasciato un biglietto ai genitori su cui ha scritto: «Non posso stare in una casa dove non posso accedere a internet, perché non posso vivere senza Facebook».
I genitori le avevano proibito l'accesso al social network perché temevano facesse brutte esperienze online e volevano che si concentrasse di più sugli studi, dal momento che il suo rendimento scolastico stava calando perché passava troppo tempo al computer.
La loro dura decisione, invece, si è trasformata in un tragico gesto compiuto dall'adolescente, forse perché ancora troppo fragile per credere che non sarebbe riuscita a vivere senza Facebook.
Valentina D'Andrea
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