Cultura e Spettacolo

Inedito di Fabrizio De Andrè, eseguito da Vittorio De Scalzi alla Rassegna Tenco di Sanremo

SAN REMO (IM), 17 NOVEMBRE 2011-  E' stato accolto con favore dalla critica e dal pubblico l'inedito scritto dal grande cantautore genovese Fabrizio De Andrè eseguito dal tastierista dei New Trolls, complesso ligure molto in voga a cavallo tra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso, Vittorio De Scalzi durante la recente edizione, la trentaseiesima per la precisione, della Canzone d'Autore che si tiene ogni anno a Sanremo nella cornice del famoso Teatro Ariston ed è dedicata alla memoria di Luigi Tenco. "[MORE]

Le Ombre del sonno" è il titolo del brano, scritto da Fabrizio De Andrè, musicato dallo stesso De Scalzi e dedicato a Pepi Morgia, il grande" Regista delle Luci" prematuramente scomparso poco più di un mese fa a causa di un incurabile male fulmineo che lo ha colpito al fegato. La parabola artistica di Pepi Morgia varie volte si è intrecciata con le vicende della Sanremo artistica: per parecchie edizioni curò la regia proprio della rassegna Tenco e, poi, tra il 2004 ed il 2008 ricoprì la carica istituzionale di Direttore artistico dell'Assessorato al Turismo della " Città dei fiori".

Ancora incerta è la genesi del brano, che metaforicamente tratta sui pericoli cui può portare l'uomo l'illuministico " sonno della ragione". Secondo alcuni De Andrè lo scrisse su di una tovaglietta di plastica mentre si trovava con De Scalzi in una trattoria di Vienna. La circostanza è stata raccontata proprio dal musicista dei New Trolls sul palco dell'Ariston in occasione della recente Rassegna Tenco. Secondo altri estimatori e biografi dell'inarrivabile Faber, invece, il cantautore genovese la scrisse di getto durante un pranzo consumato alla popolare trattoria " Da Maria" in uno di quei vicoli, retrostanti il grande Teatro lirico Carlo Felice nel capoluogo ligure, " gonfi d'odori" in quella Città Vecchia a lui tanto cara. Il fatto che fosse stata scritta su di una tovaglietta a quadretti bianco e rossi, cioè dello stesso genere di quelle abitualmente usate come copri-tavola dalla celebre ostessa genovese, deporrebbe, sempre secondo i suoi sostenitori, a favore di questa tesi.

Dalla " Maria" infatti non era poi così raro trovare l'autore di " Via del Campo" seduto ad un tavolo insieme a qualche altro famoso esponente di quella corrente intellettuale che, nella Genova degli anni sessanta e settanta del novecento, si rifaceva, nelle idee, all'Esistenzialismo francese e che dette al mondo della musica pop, della letteratura e del teatro molti dei suoi figli. I primi cantautori italiani erano, infatti, in buona parte genovesi che, proprio dal mondo dell'Esistenzialismo, traevano ispirazione. Non è la prima volta che viene resa nota l'esistenza di un inedito di uno dei grandi cantautori italiani. Poco tempo fa venne pubblicizzata su vari quotidiani l'esistenza di un brano di Lucio Battisti, " Il Paradiso non è qui", che tratta i temi dell'immigrazione attraverso la storia di un emigrante italiano in Svizzera.

La canzone non venne mai incisa e fu eseguita una sola volta dal cantautore laziale, ma, a causa dell'opposizione della vedova di Battisti, non potrà mai più essere eseguita o trasmessa in televisione. " Le Ombre del sonno" forse, al contrario, verrà incisa ed eseguita proprio da Vittorio De Scalzi o dalla sua band, i New Trolls, recentemente ricostituitisi pure con la collaborazione di Nico Di Palo, anche perché l'erede spirituale di Faber, la compagna di una vita Dori Ghezzi, pare ben felice di far conoscere in ogni suo aspetto la vita e le opere del cantautore ligure. Per il momento gli appassionati potranno assistere all'esecuzione del brano da parte di De Scalzi sul palco dell'Ariston, registrata insieme a tutte le tre serate della Rassegna Tenco, nei prossimi giorni sintonizzandosi sulle onde di Rai5.
 

Sergio Bagnoli