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Inter, ora non ci sono più certezze. Spunta il nome di Conte

MILANO , 1 FEBBRAIO- L'eliminazione dell'Inter dalla Tim Cup, ha aperto una profonda crisi nello spogliatoio nerazzurro, perché a molti non è andato giù il calcio di rigore fallito da Radja Nainggolan, un calciatore voluto da Spalletti in estate, che però al momento non sta dando un contributo alla causa. Il rigore fallito è solo l'ultimo degli errori stagionali di un Nainggolan sempre molto discusso, criticato dai calciatori per i continui ritardi agli allenamenti e perfino multato da un dirigente preparato come Marotta. Spalletti ha fallito due dei tre obiettivi stagionali, è al terzo posto, ma deve comunque guardarsi dietro, perché Milan e Roma possono dare fastidio.

Secondo molti osservatori, la passeggiata di Conte a Milano ha segnato l'inizio del declino di Spalletti, anche perché si vocifera che Marotta vorrebbe cambiare guida tecnica e riportare Conte in Serie A. Sono voci, ma circolano da mesi e soprattutto si inseriscono tra le pieghe di una crisi, quella interista, spesso legata ad assurdi cali di concentrazione nel corso dell'anno. Da quando Spalletti allena l'Inter, i problemi si sono sempre passati tra Gennaio e Febbraio, una costante che preoccupa. Anche il caso Perisic ha minato le certezze del club, che ha trattenuto un calciatore che non vuole restare, dunque un atleta non in condizione di calarsi in un ambiente che adesso avrebbe bisogno dei suoi colpi. La sensazione è che l'Inter non cambierà guida tecnica solo se vincerà l'Europa League e manterrà il terzo posto, ma se dovesse finire diversamente, Spalletti verrebbe certamente sostituito con Conte, o udite udite, con lo Special one, ossia Josè Mourinho, sempre che lo stesso non decida di accasarsi in Liga, magari al Real Madrid.