Introduzione alla classifica dei migliori film del 2015

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I migliori film sono quelli in grado di trovare l'equilibrio tra contenuto e forma, significato e intrattenimento. O che intrattengono e basta, ma ad altissimo livello e senza la boria di alcuni film d'autore.

Nella ricognizione dei migliori film usciti in Italia durante l’annata cinematografica 2015, sembra riproporsi il sempiterno conflitto tra il film d’autore e quello a misura di spettatore, insito nella natura del prodotto cinematografico come opera d'arte, ma anche come oggetto di consumo. Quest’anno la bilancia parrebbe pendere a favore della sala, e non già per gli ultimi fuochi come Star Wars 7 – Il Risveglio della forza di J.J. Abrams o Il ponte delle spie di Steven Spielberg, quanto per altre due circostanze.
La prima è il verdetto degli Oscar, che hanno premiato film come Birdman e Whiplash, che oltre ad avere una forte impronta autoriale e una stimolante stratificazione di significati presentano con forza stilistica storie accattivanti in grado d'incollare alla poltroncina. Industria, ma intelligente.
La seconda è il livello qualitativo elevatissimo raggiunto da prodotti filmici solitamente considerati in categorie a sé stanti, come Inside Out della Disney Pixar (che sbancherà gli Academy Awards tra i film d’animazione: a quando una candidatura tout court tra i migliori film?), o Mad Max: Fury Road, frivolo quanto si vorrà, ma di un artigianato stupefacente che sbaraglia prodotti con ambizioni superiori ma esecuzioni non all’altezza. [MORE]

Al di là dei mezzi flop come Blackmass, Exodus, o Terminator Genisys, ci vien da dire che un buon film d'azione o un’opera bollata come “commerciale” resteranno probabilmente superiori a quei film festivalieri che mascherano il vuoto d’idee e la sindrome da “originalità ad ogni costo” sotto la cortina del “cinema d’essai”: per intenderci, bidoni come Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, per il quale ancora i più snob si spellano le mani, o Dio esiste e vive a Bruxelles, di certo meno meritevole nella corsa agli Oscar come migliore film straniero di altre opere (l’inedito Son of Saul, che uscirà in Italia a gennaio 2016, ma non ci dispiacerebbe il bel Mustang). Un film come Sicario di Denis Villeneuve, che pure non compare in questa classifica, esemplifica l’operazione opposta: partire dal basso profilo, dichiarandosi avvincente film di genere e venendo fuori col calibro più alto del thriller ipnotico dai risvolti sociali e politici. Surreali, invece, le vicende di Inherent Vice, che spadroneggia in diverse classifiche internazionali ed italiane, ma che, nonostante l'indiscutibile buona fattura e la conferma della padronanza stilistica di Paul Thomas Anderson, deve più di quanto si creda al romanzo da cui è adattato che a lampi di messinscena.

Ad ognuno il proprio cinema, dunque – e ad ognuno la propria lista personale: l’avventura più bella resta sempre quella di costruirsi il gusto in autonomia, con senso critico, ascoltando pareri diversi e sperimentando i suggerimenti. Se serve, anche quelli di Netflix: ma noi siamo per l’old style, i consigli delle persone, piuttosto che ad personam… da parte di motori ed algoritmi. Buon cinema a tutti.

Classifica dei migliori film del 2015: clicca qui!

(in foto: Michael Keaton in Birdman, dettaglio di un frame col supereroe cinematografico e l'aspirante regista teatrale che l'aveva interpretato)

Antonio Maiorino
 

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Scritto da Antonio Maiorino

Giornalista di InfoOggi

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