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Isis, difesa Russia: Al Baghdadi ucciso in raid il 28 maggio

MOSCA,16 GIUGNO - Secondo quanto affermato dall'agenzia Tass, il ministero della Difesa russo avrebbe dichiarato la possibile morte de leader dell'Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi durante un raid dell'aviazione militare vicino la periferia a sud di Raqqa lo scorso ventotto maggio. [MORE]

"Secondo le informazioni che si stanno verificando attraverso diversi canali", nel sobborgo a sud di Raqqa "era presente anche il leader dell'Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi, che e' stato eliminato inseguito al raid", avrebbe confermato il ministero della Difesa secondo sito online della tv del dicastero Zvezda-

Il ministero, avrebbe inoltre aggiunto all'agenzia Ria, avrebbe dichiarato di essere ancora impegnato nelle ricerche sulle conferme della possibile morte, elementi necessari viste le precedenti notizie false sulla morte di Al Baghdadi dal primo dell'intervento militare.

Baghdadi nato nel 1971 a Samarra, in Iraq, nel 2003 formò un gruppo armato e si unì alle formazione di un nuovo gruppo jihadista. Già dal 2005, notato dai militari americani, venne imprigionato e condannato a scontare quattro anni all'interno della prigione a sud di Baghdad, città che permise al Califfo di ottenere l'attuale nome.

In seguito all'uccisione del capo dello Stato islamico dell'Iraq, Abu Omar al Baghdadi, i vertici lo nominarono capo del gruppo Abu Bakr, ormai tornato in libertà, il quale annunciò la propria alleanza con al Qaida. Guidati da Baghdadi , le truppe del Califfo, risalendo l'Eufrate durante la guerra ancora in atto in Siria, riuscirono già nel 2013 a riprendere Raqqa.

Nell'aprile del 2013, anno in cui gli Stati Uniti stimarono una taglia di dieci milioni di dollari, Baghdadi ruppe ogni alleanza con al Qaida e, attraverso gli innumerevoli successi militari riuscì ad avere successo contro i più potenti eserciti di tutta la regione.

Alessia Terzo

Immagine da  youtube.com