Jannik Sinner si racconta dopo la vittoria alle ATP Finals

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Jannik Sinner si racconta dopo la vittoria alle ATP Finals: il rapporto con Alcaraz, la rivalità e gli obiettivi di fine stagione

Un legame unico tra due rivali

Al termine della sua ultima vittoria alle ATP Finals di Torino, Jannik Sinner ha condiviso con Sky Sport una lunga intervista, parlando non solo della partita ma anche del rapporto speciale con Carlos Alcaraz, suo avversario e al tempo stesso compagno di allenamenti e amico nel circuito.

Con un sorriso sincero, Sinner scherza: «Lo vedo più di mia madre». Una frase che descrive alla perfezione quanto lui e Alcaraz si trovino spesso fianco a fianco: in allenamento, in conferenza stampa, nelle fasi decisive dei tornei più importanti.

Nonostante siano considerati ormai la nuova rivalità del tennis mondiale, Sinner precisa:

«La parola rivalità riguarda solo quello che succede in campo. Fuori siamo persone normali: parliamo di famiglia, vita quotidiana e ci conosciamo sempre meglio.»

Competizione e rispetto: una rivalità nata in campo

Per Sinner e Alcaraz, la rivalità non è una tensione costante, ma un motore di crescita reciproca.

Sinner lo spiega chiaramente:

«In campo cerchiamo i punti deboli l’uno dell’altro, ma una volta finito il match, la competizione resta lì. È importante ricordarsi che prima di essere rivali, siamo persone.»

Questo equilibrio tra competizione e rispetto è uno degli elementi che ha reso la loro sfida una delle più seguite del tennis moderno.

Tennis, golf e... sci: le sfide oltre il campo

Il dialogo si sposta anche sul terreno del gioco e del divertimento. I due tennisti ridono commentando ipotetiche sfide in altri sport:

  • Sci? «Non c’è possibilità!» ride Alcaraz.
  • Karting? «Lì mi distrugge», ammette Sinner divertito.
  • Golf? «Il divario è lo stesso di quando sciamo.»

Un botta e risposta leggero che lascia intravedere complicità e sintonia.

Obiettivi di stagione: Ranking, trofei e crescita personale

La parte finale dell’intervista entra nel vivo della competizione: chi chiuderà l’anno al numero 1 del ranking mondiale?

Alcaraz non nasconde l’obiettivo:

«Per me il focus è sia vincere le ATP Finals sia lottare per il numero uno del mondo. Devo chiudere questo torneo con risultati importanti.»

Sinner resta più cauto:

«Per me è stato un anno particolare, pieno di situazioni nuove da gestire. Essere in questa posizione è un privilegio. Certo, chiudere con un trofeo così sarebbe speciale.»

Il 2025? Tra risultati e… cambio look

La conversazione si conclude con una nota ironica: il cambiamento di look di Carlos Alcaraz.

Il tennista spagnolo scherza: «Ho cambiato due o tre volte. Il mio team ha paura per il prossimo anno».

Sinner ride e conferma: «È sorprendente, ma non prendo ispirazione: io resto con i capelli spettinati».

Conclusioni

L’intervista mostra due campioni nel pieno della maturazione sportiva, ma con un atteggiamento umano, spontaneo e autentico.

La rivalità tra Sinner e Alcaraz è ormai uno dei temi centrali del tennis contemporaneo, ma ciò che emerge da Torino è soprattutto la capacità di entrambi di vivere la competizione con rispetto, leggerezza e grande sportività.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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