L'Alfabeto della fede: Novissimi e Obbedienza
Parola e Fede Lazio

L'Alfabeto della fede: Novissimi e Obbedienza

lunedì 16 ottobre, 2017

Cari lettori, continua il nostro cammino di approfondimento con la rubrica "l'alfabeto della fede". Le parole che prenderemo in esame oggi sono: Novissimi e Obbedienza. Inoltre, vi ricordo che potete leggere sempre su InfoOggi i numeri precedenti della InfoOggi i numeri precedenti della rubrica. [MORE]

NOVISSIMI

I Novissimi sono le ultime cose che si compiono per noi: morte, giudizio, inferno, purgatorio, paradiso. Essi sono dati perché si viva alla loro luce tutta la nostra vita nel tempo. Essi sono vera sentinella che ci avvertono che se prendiamo una strada ci conduce in una eternità, se ne prendiamo un’altra ci conduce in un’altra eternità. Infatti due sono le eternità: quella della luce e l’altra delle tenebre. I Novissimi, vere sentinelle, ci dicono di stare attenti. Ad ognuno sarà data l’eternità che avrà scelto.

Sempre l’uomo di Dio si è chiesto nell’Antico Testamento chi un giorno avrebbe abitato nella tenda del Signore. La risposta è stata sempre una: chi ama il Signore obbedendo ai suoi Comandamenti, alle sue Leggi. Anche a Gesù veniva posta la stessa domanda e una era sempre la risposta: “Chi osserva i Comandamenti”. Il Comandamento del Signore è la via per raggiungere l’eternità beata. La non osservanza ci conduce all’eternità di tenebre.

OBBEDIENZA

Immaginiamo il mondo come una grande aula di scuola. In quest’aula solo due sono i maestri che insegnano all’umanità: Dio e il diavolo. Dio insegna la sua verità attraverso la Chiesa. Quando la Chiesa è in cattedra, il diavolo si mette nell’orecchio di ogni persona e trasforma ogni parola di verità detta dalla Chiesa in falsità, menzogna, inganno. Qual è il frutto di questa opera simultanea della Chiesa e del diavolo? Almeno nel cuore delle persone sorge il dubbio, l’incertezza che la parola della Chiesa possa essere vera. “E se quanto la Chiesa dice fosse vero?”. Questo dubbio può cambiare un cuore.

L’obbedienza è alla Parola di Dio, che è data nella sua interezza dalla Chiesa. Come si fa ad obbedire alla Parola della verità, che è la sola Parola che indica la via della vita, se la Parola non è più donata e se è donata ma priva della sua verità? Obbedienza e Parola sono una cosa sola. Si dona la Parola si obbedisce alla Parola. Parola e verità sono una cosa sola. Si obbedisce alla verità che è nella Parola. Se la Parola di Dio è svuotata della sua verità, essa non è più Parola di Dio. Senza Parola di Dio che risuona nell’orecchio, naturalmente si obbedisce a Satana e si diviene costruttori del suo regno.

Alcuni esempi: Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce" (Gen 22, 18). Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro (Es 16, 20). Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli (Dt 13, 5). Purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do (Dt 15, 5). L'uomo che si comporterà con presunzione e non obbedirà al sacerdote che sta là per servire il Signore tuo Dio o al giudice, quell'uomo dovrà morire; così toglierai il male da Israele (Dt 17, 12).

Don Francesco Cristofaro


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