CATANZARO, 11 GIUGNO 2013 - “La comunità non può rimanere indifferente dinanzi a gravi atti vandalici come quello verificatosi la scorza notte nel quartiere Pistoia di Catanzaro con la deturpazione del campetto di calcetto intitolato a Paolo Borsellino. Un gesto che deve far pensare i cittadini, e soprattutto i giovani, su come fronteggiare nei quartieri di periferia il degrado e la criminalità che offuscano la civiltà dell’amore”. Ad affermarlo con una nota è l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone, che proprio il 12 settembre 2012 nel quartiere Pistoia partecipava assieme alle massime autorità locali al convegno sul tema: “Responsabilità e bene comune. Sicurezza e legalità nei quartieri a Sud di Catanzaro”, nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Per ricordare… 1992”.
Un incontro voluto nel quartiere Pistoia di Catanzaro per ribadire che c’è bisogno di azioni capaci di risvegliare le coscienze e animare un senso di responsabilità nei cittadini catanzaresi.
“Un concetto che ancor oggi - afferma Mons. Bertolone - occorre nuovamente ripetere alla luce di questi fatti di violenza che macchiano l’intera città capoluogo chiamata a vigilare e a far commemorare figure come quella del magistrato Paolo Borsellino. Compito della Chiesa è saper riconoscere anche le domande inespresse dell’umanità anche dietro quegli atteggiamenti ambigui e indifferenti che talvolta possono fermare l’azione salvifica. La realtà attuale – continua Mons. Bertolone - ci richiama innanzitutto ad un forte bisogno di autenticità. E a tutti, sia come cittadini che come cristiani, è richiesto di collaborare per attuare azioni concrete sul tessuto sociale catanzarese, soprattutto nelle zone cittadine più bisognose di rigenerazione, denunciando ogni difficoltà che possa ostacolare il bene comune”. [MORE]