L'ascolto della Parola
Parola e Fede

L'ascolto della Parola

lunedì 12 novembre, 2012

Oggi risponde alle domande di Rossella e Michele da Lucca, Dario, Laura da Rimini il sacerdote don Nicola de Luca.

D. Io e mio marito desideriamo comprendere meglio cosa vuol dire ascolto della
Parola di Dio Eucarestia, grazie. Rossella e Michele da Lucca

R.
Carissimi Michele Rosella,
per mezzo della sua Parola, Dio comunica con noi e comunica a noi se stesso. Ci svela il significato ultimo e autentico della nostra umanità indirizzandola sulla via della verità affinché essa possa compiersi in modo perfetto. Ma perché questo passaggio possa essere operato è necessario l’ascolto. Tante sono le modalità attraverso cui la Parola di Dio giunge a noi: l’omelia, la catechesi, l’approfondimento personale, la meditazione, un incontro. Importante è aprire il nostro cuore alla voce dello Spirito che parla nella Parola.[MORE] Ascolto significa: accoglienza, meditazione, attenzione, dialogo, preghiera, comprensione, accettazione nella fede, obbedienza pronta e perfetta. Solo così la Parola di ascoltata può produrre il frutto che essa stessa desidera che si compia. Nella Scrittura molteplici sono gli esempi di “ascolto della Parola di Dio”. Ve ne cito soltanto uno, il più perfetto tra le umane creature, quello della Vergine Maria: «Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.» Lc 2, 52. 
Maria ascolta, custodisce, medita e vive nella fede tutto ciò che il Signore le comanda.


L’Eucaristia, poi, è lo stesso e medesimo Dio che per amore, in Cristo Gesù, si fa cibo e bevanda di salvezza per l’umanità. Egli vuol talmente entrare in comunione di vita con la nostra vita che si fa carne da mangiare e sangue da bere. In ogni Santa Messa, ed in modo particolare in quella domenicale, Gesù si rende realmente presente a noi con il suo vero corpo e il suo vero sangue tramite le parole consacratorie del ministro ordinato. Da quando esiste la Chiesa e fino a quando esisterà nel tempo questo grande cibo sarà sempre offerto all’umanità desolata, affranta, peccatrice, anelante di ricongiungersi perfettamente al suo Pastore e Signore. Nell’ascolto santo della Parola di Dio e nel nutrimento del pane del Cielo noi entriamo nella vita vera.

D. Come posso amare di più Gesù in questa società? Dario
R.
Caro Dario,
esiste un solo modo ed è quello che Gesù stesso nel Vangelo ci indica: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.» Gv 14, 23-24. I tempi cambiano così come cambiano le mode, i costumi e le società ma la Parola di Dio rimane in eterno. Anche la nostra modalità d’amore verso Gesù è sempre la stessa: l’osservanza della sua Parola. Quindi se vuoi amare di più Gesù in questo mondo così confuso non devi far altro che mettere in pratica ciò che Lui ha detto. Le beatitudini ne sono la sintesi perfetta.

D. Vorrei conoscere il vero senso dei dieci comandamenti. Perché Dio li ha
scritti? Laura da Rimini

R.
Cara Laura,
nel suo disegno di salvezza Dio ha scelto un popolo affinché nel tempo divenisse tramite di salvezza per il mondo intero. Israele aveva conosciuto l’umiliazione e la schiavitù in terra d’Egitto. Per mezzo di Mosè Dio lo libera e lo mette in cammino verso una libertà di gran lunga superiore alla prima: la liberazione dal peccato. Il Signore stesso, per mano di Mosè suo servo, offre al suo popolo il Decalogo quale segno di alleanza tra Lui e gli uomini. Queste “Dieci parole”, che hanno una validità assoluta ed eterna, sono frutto dell’amore di Dio per l’uomo.
Il desiderio del Padre, infatti, su ciascuno di noi è innanzitutto l’abbandono di ogni via di male e di peccato che per entrare nella sua giustizia e santità. Chiunque commette il peccato è infatti schiavo del peccato. L’obbedienza ai comandamenti è il primo passo che ci introduce nel cammino della vita. Il secondo passo è vivere il comandamento dell’amore che Gesù ci ha insegnato. Egli, infatti, non ha abolito i comandamenti ma li ha portati a compimento. Ci ricorda San Paolo:
«Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.» Rm 13, 8-11
Nella legge della carità è racchiuso tutto l’amore per Dio e per il prossimo. Per grazia noi possiamo vivere i comandi d’amore che il Signore, prima di scrivere su tavole di pietra, ha inciso in modo indelebile nei nostri cuori.

Don Nicola De Luca


Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]. Si cercherà di fornire a tutti una risposta.


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Parola e Fede.