L’Immacolata, Patrona di Catanzaro: la città si stringe attorno alla sua Basilica

Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

L’Arcivescovo Maniago: “Maria ci invita a non rassegnarci e a diventare costruttori di pace”

La comunità di Catanzaro si è raccolta numerosa nella Basilica dell’Immacolata, Patrona della Città, per la solennità dell’8 dicembre, uno dei momenti religiosi e civili più sentiti dalla popolazione. La celebrazione, presieduta dall’Arcivescovo Metropolita mons. Claudio Maniago, ha unito fede, tradizione e un forte richiamo alla responsabilità personale e comunitaria.

Nel luogo simbolico dove, da secoli, Catanzaro affida a Maria il proprio cammino, l’Arcivescovo ha proposto una riflessione centrata sul significato dell’Immacolata come segno della fedeltà di Dio e anticipazione del destino di santità dell’umanità. Maria – ha sottolineato Maniago – è la creatura che più di ogni altra ha accolto il progetto di Dio con un sì totale, diventando modello di libertà, obbedienza e fiducia.

Dall’“Adamo nascosto” al “sì” che apre la storia

Richiamando la pagina della Genesi e il racconto evangelico dell’Annunciazione, l’Arcivescovo ha evidenziato la distanza tra il nascondimento di Adamo e la piena disponibilità di Maria. In lei, ha detto, “l’umanità risponde finalmente alla chiamata di Dio”, trasformando la storia con un sì che diventa servizio, dono e perseveranza.

Un messaggio per un tempo segnato da conflitti

Maniago ha poi affrontato la situazione mondiale, segnata da guerre e tensioni sociali, invitando i fedeli a non cedere alla rassegnazione: “La testimonianza di Maria ci chiede di non rimanere fermi. Come lei, siamo chiamati a metterci in cammino, a portare pace e speranza, anche nei gesti più semplici”.

Maria, che dopo l’annuncio dell’angelo “si mise in viaggio in fretta”, è stata proposta come icona di una fede che non si chiude e non si immobilizza, ma si fa prossimità, servizio e responsabilità.

Essere comunità pacifica nella città della Patrona

Nella Basilica simbolo dell’identità cittadina, l’Arcivescovo ha richiamato la necessità di costruire un clima sociale più umano: “Non basta proclamare la pace; occorre essere persone pacifiche. La pace cresce nella cortesia, nella generosità e nell’amicizia verso i poveri”.

Un invito rivolto non solo ai credenti, ma all’intera città che guarda alla sua Patrona come riferimento morale e spirituale.

Una supplica che diventa impegno civico

La celebrazione si è conclusa con l’invocazione: “O Maria Immacolata, Regina della pace, prega per noi”, che, nel santuario della Patrona, assume il valore di un impegno condiviso: lavorare, ciascuno secondo le proprie possibilità, per una Catanzaro più pacifica, solidale e capace di costruire relazioni fondate sul rispetto e sulla speranza.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.