CATANZARO, 12 DICEMBRE 2011 - La Camera del Lavoro CGIL di Catanzaro – Lamezia rende nota in un comunicato stampa la propria posizione in merito agli episodi criminali, che si sono susseguiti a Lamezia Terme, in questi giorni e nelle scorse settimane, invocando una risposta netta da parte della società civile, dei sindacati, dei partiti, dalle imprese, delle associazioni e delle Istituzioni tutte.[MORE]
Nel comunicato stampa si sostiene che: "Non è possibile assistere passivamente ad un escalation criminale che va fermata, prima che sia troppo tardi per intervenire. Prima cioè che, come già si sta verificando, l’economia criminale prenda il sopravvento su quella pulita. In questa crisi drammatica il rischio reale è che l’unica “società” con grossi capitali a disposizione li offra sul mercato, al posto di chi dovrebbe farlo, cioè lo Stato, le Banche, le Istituzioni. Questo significherà drammaticamente che l’economia, la politica, lo Stato vengano totalmente controllati dal potere criminale. Questo significherà la fine della democrazia. Non è una rappresentazione apocalittica quella che stiamo offrendo, per buona parte è il ritratto, purtroppo della realtà".
La lotta alla ‘ndrangheta - si ribadisce inoltre - deve essere un movimento corale che riguarda tutti i cittadini. Deve essere vissuta come una lotta solidale tra i cittadini dello stesso Paese. Le indagini, le inchieste, i risultati della Magistratura, ma anche le ultime vicende giudiziarie consumate tra la Lombardi e Reggio Calabria sull’infiltrazione criminale nello Stato, dimostrano che il potere ‘ndranghetista non è un circoscritto ad una sola città, ad un territorio, ad un quartiere.Chiunque può essere colpito, in qualsiasi momento, per qualsiasi ragione. Oggi, un commerciante o un imprenditore di un altro Comune della Calabria, di un quartiere diverso della stessa città di Lamezia Terme, di un settore merceologico nuovo, può sentirsi sicuro se la propria attività, il proprio giro d’affari, non è stato ancora intaccato dagli interessi criminali. Ma questo non sarà per sempre. Quando l’economia mafiosa avrà il predominio sulle attività economiche, ogni altra forma di concorrenza sarà un problema per la ‘ndrangheta. E la ‘ndrangheta risolve i propri problemi nell’unico modo che conosce: la violenza e la morte.
La CGIL di Catanzaro, sostiene l’azione della Magistratura lametina, incoraggia il Procuratore della Repubblica, Salvatore Vitello a continuare l’opera di repressione e di contrasto alla criminalità messa in campo da tutto il mondo della Giustizia. “Non arretreremo di un millimetro” sono parole, quelle del Procuratore Vitello, che condividiamo e lo facciamo convinti che contrastare la ‘ndrangheta significa lottare per il benessere e lo sviluppo dei lavoratori, dei giovani e degli anziani, che la CGIL difende e tutela ogni giorno. Accanto alla repressione da parte della Giustizia, accanto al sostegno degli uomini e delle donne alla lotta contro la criminalità, occorrono azioni politiche forti, che contrastino l’infiltrazione mafiosa sul merito e nel merito delle maglie del mercato, laddove la ‘ndrangheta si irrobustisce e si rinvigorisce. La CGIL afferma che: "sarà sempre al fianco di tutti quei soggetti che vogliono discutere seriamente e mettere in campo azioni significative per la promozione della Legalità".