Societa'

La comunità di Sant'Antonio ha partecipato alla canonizzazione di Fra Angelo d'Acri a Roma

LAMEZIA TERME (CZ) 16 OTTOBRE - La comunità lametina della parrocchia di Santa Maria degli Angeli e quella del Santuario di Sant’Antonio hanno vissuto intensi momenti di preghiera e profonda meditazione partecipando a Roma alla canonizzazione del frate cappuccino calabrese Angelo d’Acri. [MORE]

Guidato dal parroco Angelo Solano e dal vice parroco fra Antonio Fava, il gruppo lametino ha preso parte alla celebrazione durante la quale Papa Francesco ha canonizzato il frate Angelo d’Acri ed altri beati. Presenti nella capitale anche altri gruppi parrocchiali e frati cappuccini, provenienti da tante parti d'Italia e anche da altri Paesi, desiderosi di essere vicini con la preghiera al nuovo santo appartenente alla famiglia di San Francesco d'Assisi.La comunità lametina ha compiuto così una prima tappa che anticipa i suoi pellegrinaggi , diretti, il prossimo 30 ottobre, alla tomba del santo custodita nella Basilica d’Acri.

Dopo la partecipazione alla Santa Messa in San Pietro, presieduta dal cardinale Comastri,i pellegrini lametini hanno visitato, sulla via del ritorno a Lamezia Terme, i santuari mariani del Divino Amore a Roma e il Santuario della Madonna del Rosario a Pompei. Non si è trattato – per i fedeli- solo di una vista di luoghi ma soprattutto di un itinerario di preghiera, un'esperienza di crescita nella fede per tutta la comunità parrocchiale.

Infatti essi affermano di essere stati incoraggiati «come comunità dalle parole di Papa Francesco, che ci ha messo in guardia dalla vita cristiana “di routine”, spronandoci a vivere ogni giorno come una magnifica opportunità per accogliere l'invito di Dio».

Il giorno successivo, durante la messa di ringraziamento per la canonizzazione in San Pietro, il cardinale Angelo Comastri ha invitato in particolare i giovani a guardare ad Angelo d'Acri come modello di santità. «La canonizzazione di Angelo d'Acri e i momenti di grazia vissuti – sostengono i pellegrini - sono stati per noi un'occasione di ringraziamento al Signore e di preghiera perché, sull'esempio di Sant’ Angelo, anche noi cresciamo nell'umiltà e nella disponibilità al servizio degli altri, che sono tratti fondamentali del carisma francescano».


Lina Latelli Nucifero