La giustizia esiste. Il caso di Arnaldo Capezzuto

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NAPOLI, 10 OTTOBRE - Mercoledì 3 ottobre 2012 a Napoli si è concluso il processo d’Appello che vedeva imputati Luigi Giuliano e Carmela De Rosa. Sono i genitori di Salvatore Giuliano, condannato per l’omidicio del 27 marzo 2004 di Annalisa Durante, una giovane di appena 14 anni uccisa nel corso di una sparatoria tra camorristi a Forcella. E’ stata confermata la condanna di primo grado del 19 luglio 2009, in seguito alle minacce di morte rivolte al cronista Arnaldo Capezzuto. [MORE]

Nel quotidiano Napolipiù, il giornalista aveva documentato i meccanismi che si nascondevano dietro a quella tragedia. Capezzuto fu diverse volte intimidito dai familiari di Giuliano, dalle minacce di morte alla lettera anonima inviata anche, oltre al cronista, anche al parroco della Chiesa di San Giorgio, fino alla telefonata giunta in redazione. I due imputati sono stati condannati rispettivamente a due anni e sei mesi e a due anni e due mesi. La Corte ha riconosciuto a Capezzuto un risarcimento di dieci mila euro e all’Ordine campano dei Giornalisti un indennizzo di venticinque mila euro.

Giulia Farneti

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Scritto da Giulia Farneti

Giornalista di InfoOggi

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