La Gran Bretagna si scusa per la gaffe sugli studenti italiani
Estero Marche

La Gran Bretagna si scusa per la gaffe sugli studenti italiani

giovedì 13 ottobre, 2016

 LONDRA, 13 OTTOBRE – Italiani, italiani-siciliani e italiani-napoletani è probabilmente una categorizzazione che la Gran Bretagna ha ritenuto opportuno inserire per una svista dei nostri padri costituenti che nell’articolo 12 della Costituzione avevano scritto: «L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica Italiana».[MORE]

La polemica, scoppiata in un momento già teso fra la Gran Bretagna e il resto d’Europa a causa della Brexit, è dovuta alla segnalazione all’ambasciata italiana a Londra, da parte di alcune famiglie italiane, di aver ricevuto dei moduli d’iscrizione di alcune circoscrizioni scolastiche britanniche di Inghilterra e Galles con la distinzione etnico-linguistica fra italiani, napoletani e siciliani, riscontrata ovviamente in altri termini anche per le lingue arabo e cinese.

Le scuse
Il Foreign Office, scusandosi ha fatto sapere che "verificherà per quale motivo, in pochi e isolati distretti scolastici, siano state introdotte queste categorizzazioni, che peraltro non avevano alcuna volontà discriminatoria, ma semplicemente miravano all'accertamento di qualche ulteriore difficoltà linguistica per i bambini da inserire nel sistema scolastico inglese e gallese".

Per il Paese uscente dell’Ue la categorizzazione quindi non è per nulla discriminatoria, anzi finalizzata alla massimizzazione dell’apprendimento per gli italiani, tramite un piano di studio ad personam in base alla regione di provenienza. Come non discriminatoria è stato l’esclusione di tutti i ricercatori stranieri nell’ambito di un progetto sulla Brexit alla London School of Economics (?)

L’ambasciatore ‘’italiano-napoletano’’ a Londra Pasquale Trecciano, facendo presente la questione prendendo in prestito un po’ di humor inglese, in una pungente nota in cui deplora l’accaduto ha sottolineato: ‘’Siamo uniti dal 1861’’, nonché che ‘’anche la via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni’’.

 

Maria Azzarello

 

fonte immagine: huffingtonpost.it


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