"La mafia uccide solo d'estate", Palermo vista dagli occhi di un bambino
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La strage di Capaci, i delitti, i poliziotti e i giornalisti uccisi fanno da sfondo ad una storia resa credibile sul grande schermo grazie alla cotta di Arturo per la piccola Flora, in cui il protagonista grazie alla sua curiosità riesce addirittura ad intervistare il generale Alberto Dalla Chiesa. Da grande Arturo è ancora un'aspirante giornalista ed è ancora innamorato della sua Flora, ma grazie ad un insolito incontro i due iniziano a lavorare insieme e corre l'anno 1992. Il film ripercorre attraverso gli occhi di un bambino il significato di un periodo storico devastante, in cui Totò Riina è il mafioso per eccellenza ma non sa utilizzare neanche il telecomando di un condizionatore.[MORE]
Pif dirige questo film con poche pretese ma con un grande risultato: riesce a mostrare i lati di una storia già ampiamente descritta e discussa al cinema ma raccontando il silenzio e il nascondere del problema mafia ai siciliani. Egli nel finale ritorna alle origini, portando suo figlio già dai primi giorni di vita nei luoghi in cui sono morti tutti i protagonisti del film. Grazie alla telecamerina, Pif torna al suo “Testimone” e al suo modo di raccontare le storie con quella semplicità espressiva che l'ha caratterizzato per tutti questi anni.
“La mafia uccide solo d'estate” regala tanti sorrisi ed altrettante riflessioni ma lo fa in un modo originale e allo stesso tempo semplicemente veritiero.
USCITA CINEMA: 28/11/2013
GENERE: Commedia
REGIA: Pif
SCENEGGIATURA: Marco Martani, Pif, Michele Astori
ATTORI: Pif, Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta, Claudio GioèFOTOGRAFIA: Roberto Faenza
MONTAGGIO: Cristiano Travaglioli
MUSICHE: Santi Pulvirenti
PRODUZIONE: Offside con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia 2013
DURATA: 90 Min
FORMATO: Colore
Nicoletta de Vita