TERNI, 9 MARZO 2015 – Si era lanciato nei pressi dell’aviosuperficie “Alvaro Leopardi” di Terni - la stessa dove morì l'attore Pietro Taricone nel giugno del 2010 - il paracadutista romano Massimiliano Piraccini (di anni 42), morto la mattina di domenica 8 marzo, registrando nella zona il quinto incidente “fatale” in pochi anni.[MORE]
Non c’è stato nulla da fare per l’uomo, «un paracadutista esperto», secondo il racconto di un testimone, precipitato al suolo nei pressi di un casale diroccato a Vallemicero-Valleantica, a circa un chilometro dall'aviosuperficie da cui era partito. «Il decesso è avvenuto all’istante», rendono noto gli operatori sanitari del 118 intervenuti tempestivamente sul posto.
«Abbiamo ragionato con i responsabili della squadra (The Zoo) di cui faceva parte Massimiliano – ha spiegato Sandro Corradi, il presidente dell’Atc che gestisce l’aviosuperficie “Leonardi” – se fosse il caso di chiudere la struttura in segno di lutto. Mi hanno detto di no, che vogliono che si vada avanti. È una disgrazia. Anche perchè parliamo di un lanciatore esperto, con oltre mille lanci alle spalle». Per chi lo conosceva, infatti, Piraccini «Stava più in aria che in terra».
Corradi, inoltre, ha aggiunto che al momento dell'incidente le condizioni meteo «erano buone, anche per la visibilità. L’unica cosa che non si capisce è l’apertura del paracadute di emergenza, avvenuta in ritardo rispetto agli standard. Di solito si apre fino a 200 metri di altezza. Invece mi dicono che ha avuto dei problemi, anche da subito dopo il lancio. Staremo a vedere. Aspettiamo il lavoro di chi dovrà fare chiarezza».
Domenico Carelli
(Foto: ilmessaggero.it)