Lavoro Liguria, Report Cgil segnala: cresce ancora la disoccupazione
Economia Liguria

Lavoro Liguria, Report Cgil segnala: cresce ancora la disoccupazione

martedì 23 dicembre, 2014

GENOVA, 23 DICEMBRE 2014 - Il 2014 è stato un anno davvero difficile per la Regione Liguria, che ha dovuto fare i conti con meno posti di lavoro e meno reddito.

A comunicarlo è un report curato e stilato dall’ Ufficio Economico della Regione Liguria che ha segnalato: 150 milioni di euro di stipendi in meno nel periodo che va dal 2011 al 2013. Un dato davvero preoccupante che fa tremare l’economia di una regione. Sarebbero circa 4 milioni le giornate di lavoro in meno con circa 18 mila persone senza un lavoro. Inoltre in uno scenario così catastrofico nello scorso anno sono 2.600 i cittadini liguri con età compresa tra i 20 e 45 ad aver abbandonato la propria regione per cercare fortuna altrove.

Cresce così di gran lunga la disoccupazione nella Regione Liguria con un tasso medio pari al 10.7% rispetto all’anno 2013 ( 9.86%).
Alcuni segnali di ricrescita, seppur timidi e non incisivi, si devono al sistema dei porti liguri che negli ultimi mesi hanno non solo confermato la propria posizione di leadership, ma anche hanno visto crescere i propri traffici.

In crescita anche le imprese ad alta innovazione che registrano un aumento del 9.5% e il turismo, che ha visto aumentare il passaggio di turisti italiani in entrata ed uscita. Se da un lato cresce timidamente il lavoro dei liberi professionisti, la disoccupazione è il male del secolo con milioni di persone alla ricerca di un lavoro.[MORE]

Marco De Silva, curatore del report e responsabile dell’Ufficio Economico ha detto: «non è un caso che la nostra regione abbia il più alto rapporto degli occupati a tempo parziale (sia donne che uomini) sul totale degli occupati, con una percentuale di part time del 19.4 per cento contro il 17.4 del resto del Paese; percentuali così elevate vanno lette con un ricorso al tempo parziale cosiddetto “involontario” con oltre il 60 per cento dei maschi a livello nazionale, condizione che certamente riguarda anche il nostro territorio – e continua -. Ma soprattutto, negli ultimi mesi si è assistito a una vera e propria esplosione del fenomeno dei voucher che non sono contratti di lavoro ma una modalità di erogazione di una prestazione lavorativa. Se dovesse continuare il trend dei primi sei mesi di quest'anno, a fine 2014 sarebbero quasi 2 milioni i voucher venduti con circa 28 mila lavoratori coinvolti».

Per Federico Designa, Segretario Generale Cgil Liguria il futuro della Liguria spetta ad un lavoro di programmazione attento ed efficiente da parte della Regione. In primis bisogna controbattere al continuo esodo di tantissimi giovani che lasciano la regione per cercare fortuna in altre parti d’Italia. E’ fondamentale l’intervento della Regione a cui spetta come prima cosa programmare ed indirizzare i fondi europei a progetti che possano creare lavoro. Bisogna investire nella ricerca per Designa, che ha dichiarato: «Lotta al dissesto idrogeologico, investimenti in innovazione e ricerca ed efficientamento energetico, misure di contrasto alla povertà sono le parole d'ordine».

(foto: ilgiornale.it)

Emanuele Ambrosio


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