Lavoro, Poletti: "Meglio giocare a calcetto". Scoppia la polemica
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Lavoro, Poletti: "Meglio giocare a calcetto". Scoppia la polemica

martedì 28 marzo, 2017

ROMA, 28 MARZO - È scoppiata la polemica e si è sollevato un polverone mediatico dopo le frasi del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, riguardo il rapporto tra giovani e occupazione.

Nell'occhio del ciclone una dichiarazione resa dal ministro agli studenti dell'istituto tecnico professionale Manfredi-Tanari di Bologna nel corso di un intervento sull'alternanza scuola-lavoro: "Il rapporto di fiducia è un tema sempre più essenziale, si creano più opportunità a giocare a calcetto che a mandare in giro i curricula".

Paolo Ferrero, segretario del Partito di Rifondazione Comunista, in riposta alle parole di Poletti ha affidato ad un tweet il suo pensiero: "A calcetto dovrebbe andarci a giocare lui, invece di fare il ministro, almeno non prenderebbe in giro i disoccupati e i giovani!". Piccata anche la risposta dei deputati M5S della Commissione Lavoro, che considerano da "cartellino rosso" le frasi del ministro e "un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati". Arturo Scotto (Mpd) si è lasciato andare ad una colorata metafora, scrivendo su Twitter quanto segue: "Caro Poletti, il lavoro non si conquista con il calcetto, anche perché tu da ministro non hai dimostrato di essere Maradona".

"Certe affermazioni sono quanto meno discutibili, soprattutto se pronunciate da chi di lavoro si deve occupare istituzionalmente. Se il ministro Poletti voleva fare dell'ironia, l'hanno capita veramente in pochi", ha sottolineato Antonio Misiani, parlamentare Pd.[MORE]

Matteo Salvini, invece, in un post su Facebook invoca le dimissioni del Ministro: "Poletti è lo stesso tizio che a proposito dei giovani italiani costretti ad andare all'estero per cercare lavoro disse 'alcuni meglio non averli tra i piedi'. Dimissioni, vergogna, scuse e dimissioni".

Già nella serata di ieri, però, Poletti ha spiegato che le sue parole sono state oggetto di strumentalizzazioni: "Non ho mai sminuito il valore del curriculum e della sua utilità. Ho sottolineato l'importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico. E quindi dell'utilità delle esperienze che si fanno anche fuori dalla scuola". Infine, dopo la parziale retromarcia, ha puntualizzato che "gli studenti hanno compreso e condiviso le frasi nel loro significato".

Luigi Cacciatori

Immagine da ilsole24ore.com


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