Calcio Serie B

Paganese-Catanzaro 1-2, Erra cala il poker nella giornata dedicata a Mammì [VIDEO]

PAGANI (SA), 28 NOVEMBRE 2015 – Il Catanzaro compie l’impresa. Finisce la gara in nove uomini ma conquista comunque la quarta vittoria consecutiva su un campo difficile come quello Pagani. La Paganese, dal suo canto, ha dovuto fare i conti con Grandi, oggi una saracinesca tra i pali della porta giallorossa. Decisiva la rete di Razzitti al 72’. [MORE]

Sorride (e non poco!) il Catanzaro nel giorno del ricordo di Angelo Mammì, storico giocatore di Paganese e Catanzaro, deceduto a Pagani il 16 settembre di quindici anni fa. Una gara bella e vivace quella del “Torre” di Pagani, a tratti anche nervosa. Al 58’, sul punteggio di 1-1, il Catanzaro si è ritrovato in dieci uomini per l’espulsione di Bernardi. Un episodio che non ha scalfito la voglia dei ragazzi di Erra di andare a conquistare la quarta gioia consecutiva. La Paganese c’ha provato più e più volte ad abbattere il muro eretto da uno strepitoso Grandi, riuscendoci però solo nell’occasione del gol di Cunzi. Una vittoria che proietta le Aquile nelle zone nobili della classifica, a quota diciassette punti. La Paganese, invece, si fa scavalcare proprio dai giallorossi rimanendo ferma a quota sedici punti. La squadra campana non è riuscita a bissare il successo per 2-1 sul Melfi della scorsa settimana.

Al 9’ la prima grande occasione del match è della Paganese. Gran tiro di Gurma dal limite dell’area di rigore e palla che sfiora il palo destro difeso da Grandi. Al 16’ Moi recupera un pallone ribattuto dalla difesa di casa e calcia, palla alta. Al 18’ Cicerelli, su assist di Gurma, testa per la prima volta i riflessi di Grandi. Il portiere giallorosso si fa trovare pronto deviando in corner con un grandissimo intervento. È il 25’ quando la gara si sblocca: Agnello, al centro dell’area azzurrostellata, raccoglie un cross di Bernardi e s’inventa un tiro, con annessa acrobazia, sul quale Marruocco non può nulla. La Paganese non demorde e si lancia in attacco. Al 31’, infatti, nuovo intervento provvidenziale di Grandi sulla conclusione di Cicerelli. Al 42’ terza grande parata di Grandi, che si oppone in corner sul gran destro di prima intenzione da parte di Gurma. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, però, l’estremo difensore giallorosso si deve arrendere: la palla spiove in area di rigore e, da due passi, Cunzi deposita in rete di testa per la gioia dei tifosi di casa. Un gol dal sapore particolare dal momento che Cunzi è un’ex del Catanzaro. Il primo tempo termina sul punteggio di 1-1, risultato tutto sommato giusto.

Il secondo tempo inizia in maniera molto blanda. Il primo colpo di scena della ripresa arriva al 58’ con Bernardi che, in soli otto minuti, riesce a finire per ben due volte sul taccuino dell’arbitro. Due gialli che lasciano, così, il Catanzaro in dieci uomini. Molto ingenuo in questo caso il numero due giallorosso. Erra prova subito a rimediare: fuori Mancuso e dentro Orchi per sopperire all’assenza di Bernardi. Al 64’ Berardino raccoglie un cross di Cicerelli e di testa sfiora la traversa. Il Catanzaro difende bene e non corre grossi rischi, anzi prova anche ad innescare qualche contropiede. È un 4-3-2 quello dei giallorossi dopo l’espulsione di Bernardi. Al 73’, infatti, su uno di questi contropiede orchestrato magistralmente da Maita, le Aquile trovano l’inaspettato vantaggio. È Razzitti che trova la via del gol su un’indecisione della difesa azzurrostellata. La palla finisce tra le gambe di Marruocco, il quale ha provato ad uscire dalla sua area per bloccare la conclusione del bomber giallorosso. All’80’ Grandi respinge in due tempi il tiro di Berardino. È sempre Grandi, una vera e propria saracinesca, che blocca una bella conclusione di Cunzi. All’89’ il Catanzaro rimane addirittura in nove per l’espulsione di Moi, anche in questo caso per doppio giallo. L’ultima chance per i padroni di casa passa dai piedi di Martiniello, al 94’: impreciso il suo tiro che termina a lato. Finisce dunque con la vittoria del Catanzaro, tre punti pesanti che hanno il sapore di una vera e propria impresa.

Giovanni Cristiano