GALLARATE (VARESE), 11 APRILE 2013 – Secondo una nota di Legambiente, il Governatore della Lombardia dovrebbe chiedere a Sea «una fidejussione di almeno 4 miliardi a garanzia della realizzazione delle opere di compensazione ambientale». La convinzione dell’associazione è che dietro al progetto su Malpensa si nasconda «una nuova e pesante speculazione».[MORE]
Il contrario di quanto dichiarato dalla Regione Lombardia, che parla del nuovo progetto su Malpensa come di «un'opportunità strategica per lo sviluppo della competitività regionale».
Legambiente rafforza le proprie considerazioni sulle intenzioni di Roberto Maroni, sottolineando che le affermazioni pronunciate intorno al master plan assomigliano molto a quelle «ripetute con insistenza 15 anni fa, quando si volle giustificare l'espansione dell'aeroporto nonostante la valutazione d'impatto ambientale negativa».
Il dubbio è che Sea, «inadempiente rispetto al programma delle compensazioni di Malpensa 2000», continui a non essere affidabile, dal momento che non lo è stata in passato. In questo senso, quindi, Legambiente si chiede come può oggi Maroni pensare che Sea «vorrà attuare gli indispensabili progetti compensativi».
L’associazione ambientalista parla dello scalo della brughiera come di un emblema «dell'assistenzialismo statale, prima tenuto nascosto, ma ora conclamato». E inoltre afferma: «ormai la gente ha capito che Malpensa non è un aeroporto superstar, ma uno scalo che per funzionare deve essere dimensionato a volumi di traffico realistici e sostenibili».
Lo scontro continua. Non ci resta che attendere le prossime decisioni dalla Regione.
Valentina Vitali
(Fonte: La Provincia di Varese)
(Foto da kamtravel.ru)