L'Italia è un Paese per vecchi
Cronaca Campania

L'Italia è un Paese per vecchi

giovedì 8 febbraio, 2018

ITALIA, 8 FEBBRAIO 2018 - Prendendo in prestito il titolo del romanzo del premio Pulitzer Cormac McCarthy che scriveva “Non è un Paese per vecchi” e rielaborandolo un po’, si possono spiegare i nuovi dati Istat sulla popolazione italiana. [MORE]

Al 1 gennaio 2018 la popolazione residente è pari a 60 milioni 494mila, registrando una diminuzione di centomila persone rispetto all'anno precedente. Un altro indice negativo riguarda le nascite, che sono calate del -2% rispetto al 2016 con solo 464mila nuovi nati. I decessi, invece, sono stati 647mila, 31mila in più del 2016.

Ma se l'Italia non fa figli da che parte andrà il Paese? Probabilment everso il declino. Di seguito, un estratto del report dell'Istat: "Il Paese, quindi, dopo un primo decennio degli anni 2000 contraddistinto da un saldo naturale prossimo o poco inferiore allo zero, appare oggi incanalato in una spirale di decrescita naturale che, alla luce dei bassi livelli di natalità espressi, non solo appare difficilmente controvertibile ma apre la strada alla concreta prospettiva di un ulteriore allargamento della forbice nascite-decessi negli anni a venire. ".

La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55 milioni 430mila (-113mila residenti). Sempre al 1 gennaio 2018, il 22,6% della popolazione ha un'età superiore o uguale ai 65 anni, il 64,1% compie tra i 15 e i 64 anni, ma il dato allarmante riguarda la popolazione di età inferiore ai 15 anni che è pari al 13,4%. L'età media della popolazione ha ben oltre 45 anni, in Europa l’Italia è seconda alla Germania che conta un’età media della popolazione pari a 46,1.

Il saldo naturale nel 2017 è negativo (-183mila) e registra un minimo storico, mentre quello migratorio relativo all’estero, è positivo per 184mila unità e registra un notevole incremento sull’anno precedente, quando era pari a +144mila. Aumentano le immigrazioni, pari a 337mila (+12%), ma diminuiscono le emigrazioni, 153mila (-2,6%).

Stabile secondo gli indicatori demografici dell'Istat la speranza di vita degli italiani che è pari a 80,6 anni per gli uomini e a 84,9 anni per le donne, riducendo il gap di genere nel 2017 a soli 4,3 anni. Si tratta del più basso divario riscontrato dalla metà degli anni '50. Non mancano le differenze territoriali nella penisola: a dispetto del credo più diffuso, sono gli anziani del settentrione i più longevi dove gli uomini possono spegnere su 81,2 anni di vita media e le donne su 85,6. Nel meridione invece i dati sono di 79,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne.

Fonte immagine Fondazione Turati

Claudia Cavaliere


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