Cronaca

Mafia: Gratteri, qualcuno tenta di smontare riforme Falcone. "Sono arrabbiato"

Mafia: Gratteri, qualcuno tenta di smontare riforme Falcone Procuratore a presentazione suo libro. "Sono un po' arrabbiato"
VIBO VALENTIA, 14 GIU - "Paolo Borsellino, pur avvertendo avvicinarsi la morte, ha lavorato fino alla fine. Si poteva evitare quella morte e non abbiamo fatto ciò che era possibile, contrariamente forse a quella di Giovanni Falcone che ormai lo si pensava quasi in pensione rispetto alla prima linea quando in realtà, nel momento in cui non ha fatto più il giudice, stava attuando un pezzo di riforme che ci sono servite, che ci servono ancora, che stiamo utilizzando e che qualcuno sta cercando di smontare". Lo ha affermato il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri a Vibo Valentia nel corso della presentazione del libro "Non chiamateli eroi", scritto con Antonio Nicaso.

"In questo periodo sto pensando un po' a male, sono arrabbiato - ha aggiunto Gratteri - perché si stanno facendo ragionamenti un po' strani su cose per le quali Riina, con le sue bombe non è riuscito a creare discussione su certe riforme. Oggi vedo che quasi con distacco se ne sta parlando, come l'ergastolo, e questo mi preoccupa un po'. Ho visto molti benpensanti parlare di Brusca che dopo 25 anni di carcere torna libero. Ma non ho notato alcun appunto sul fatto che dovessero passare certe riforme, alcune persone che non hanno detto neanche 'un quarto della messa' potrebbero uscire di carcere, pur avendo commesso fior fior di omicidi. Da questo punto di vista stiamo un po' galleggiando nell'ipocrisia".

Nostro distretto ha prodotto più risultati "Non devono spiegarci come organizzare ufficio per indagini?"

"Siamo il distretto che ha prodotto più risultati. Sono stato feroce quando si sono permessi di dirci che hanno formato una Commissione giustizia per il Sud per spiegarci le buone prassi perché non si devono permettere nemmeno nel loro subconscio di spiegarci come organizzare un ufficio o fare le indagini". Lo ha detto il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri a Vibo Valentia. "Noi lo dimostriamo con i fatti di essere efficienti - ha aggiunto Gratteri - tanto da essere stati l'unico distretto giudiziario con il segno positivo, producendo più di tutti, nonostante l'emergenza Covid. Se altri hanno avuto un bilancio negativo in base a quale ragione, allora, dovrebbero spiegarci le buone prassi? Chi l'ha deciso questo?". "Magari se parlassi di meno farei più carriera - ha detto ancora il Procuratore di Catanzaro - ma di questo mi interessa poco perché sono abituato a dire le cose che ritengo vere in faccia".

Agenzia funziona poco e male "Serve anche normativa scioglimento Comuni più adeguata"

"L'agenzia per i beni confiscati così com'è strutturata funziona poco e male, ci sono tanti beni che non riesce a gestire, altri cadono a pezzi". Così Nicola Gratteri, nel corso della presentazione del suo ultimo libro, a Vibo Valentia. "Allora andrebbe potenziata - ha aggiunto Gratteri - non solo per mettere queste strutture a reddito e pertanto serve un'entità con maggiori unità, con più aiuti ma anche di una normativa per lo scioglimento dei comuni più adeguata alla realtà, perché non è possibile che in un ente si metta un commissario prefettizio che va una, due volte a settimana perché poi si arriva ad avere nostalgia del vecchio sindaco in odor di mafia". Per il Procuratore di Catanzaro, "queste norme sono importanti ma serve un cambio di mentalità puntando su istruzione e cultura. È un processo lento, che richiede sacrifici e che fa spesso restare sotto le quinte, ma deve essere necessariamente fatto".

Scuola: danni da mancato investimenti su istruzione "Enti locali spendono in sagre e feste, ma non in formazione"

"Negli ultimi 40 anni i governi non hanno voluto investire nel campo dell'istruzione perché un popolo ignorante, che ride di fronte alle barzellette, è più malleabile rispetto ad uno istruito. Gli insegnanti sono divenuti sempre più poveri e il fattore economico è importante in una società consumistica e a volte un ragazzo è portato a guardare più al cafone con i soldi che all'insegnante sfigato. Questo è il risultato dello Stato che non investe". Lo ha detto Nicola Gratteri a Vibo Valentia. "Anziché spendere soldi per le sagre - ha aggiunto Gratteri facendo riferimento alle scelte fatte negli enti locali - si potrebbero investirli in corsi ed incontri destinati ai ragazzi e ai docenti".