Mafia, sondaggio shock del Centro studi Pio La Torre: per il 47% dei giovani è più forte dello Stato
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Mafia, sondaggio shock del Centro studi Pio La Torre: per il 47% dei giovani è più forte dello Stato

martedì 25 aprile, 2017

PALERMO, 25 APRILE 2017 - Sono oltre tremila studenti hanno partecipato alla decima edizione dell'indagine sulla percezione mafiosa condotta dal Centro studi Pio La Torre di Palermo. [MORE]

3.061 studenti partecipanti al Progetto educativo antimafia hanno risposto a 47 domande in cui hanno espresso le proprie opinioni sulla mafia e sul rapporto tra mafiosi e politici, i cui risultati saranno pubblicati in un numero speciale della rivista "ASud'Europa" che verrà presentata il 28 aprile, alle ore 11, al Teatro Biondo di Palermo. Alla presentazione dei risultati, in occasione della manifestazione per i 35 anni dell'uccisione di La Torre e Rosario Di Salvo, è prevista la presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

"Il mafioso è irrazionale perché non agisce da uomo negando con i suoi comportamenti violenti e delittuosi il fattore distintivo dell'uomo che è la ragione; il concetto di legalità più che il semplice rispetto della legge deve essere legato alla dignità e alla moralità dell'essere umano", dice uno degli intervistati.

Complessivamente, la sfiducia nei confronti della classe politica è elevata: 84.53% nei confronti dei politici nazionali e 79.91% nei confronti di quelli locali. Il 47.27% ritiene che la mafia sia più forte dello Stato e solo il 29.8% considera possibile sconfiggerla definitivamente.

"Non c'è differenza significativa tra i giovani del Centro-Nord e del Sud sulla percezione della corruzione delle classi dirigenti locali - spiega Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre - La mafia è forte perché si infiltra nello Stato che è più forte delle mafie solo per un 13% dei giovani. Ma la stragrande maggioranza dei giovani, oltre il 90%, ripudia la mafia e ritiene che sia più forte il rapporto tra mafia e politica. I giovani non si rivolgeranno a un mafioso o a un politico per un lavoro, assimilando l'uno all'altro".

"L'indagine nel suo insieme - continua Lo Monaco - appare preoccupante e incoraggiante. Incoraggiante è la fiducia riposta negli insegnanti (83%), seguono magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, sindacalisti. I giovani del Meridione sono meno pessimisti dei loro colleghi del Centro-Nord riguardo all'esito della lotta alla mafia".

Daniele Basili

immagine da youtube.com

 


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