Maltempo, la denuncia di Gabrielli: «Gestione del territorio inadeguata. Serve prevenzione seria»

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MANCIANO (GR), 13 NOVEMBRE - «L'unica cosa da fare è investire in un programma serio che consenta a questo paese di non cadere a pezzi più di quanto stia cadendo». Queste le parole del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, dopo le tragedia avvenuta a Manciano, paese nella provincia di Grosseto, in cui tre dipendenti Enel, due uomini e una donna, hanno perso la vita. Per Gabrielli, l’unica strada possibile per evitare che l’Italia rimanga sempre paralizzata o addirittura ci siano vittime quando si verificano casi violenti di maltempo consiste nella prevenzione.[MORE]

Gabrielli ammette che il nubifragio che si è abbattuto nel centroitalia abbia proporzioni eccezionali, tuttavia precisa che «questi eventi impattano su un territorio inadeguato a causa dell'eccessiva cementificazione e dell'incuria dei singoli cittadini e delle istituzioni locali. Servirebbero 40 miliardi in 15 anni per mettere a posto il territorio nazionale dal punto di vista idrogeologico».

Intervistato da Repubblica.it, il massimo responsabile della Protezione Civile sottolinea come «questi fenomeni avvengano ciclicamente ed i luoghi che patiscono queste sventure sono sempre gli stessi. La vita umana ed il rispetto del territorio non sono considerate priorità e sono state messe in atto soluzioni che non risolvono i problemi del passato ma aggravano quelli del presente».

Nelle dichiarazioni riportate da Ansa, l’attacco di Gabrielli contro l’attuale mentalità nei confronti della gestione del territorio continua criticando l’atteggiamento insofferente e l’incuria del nostro paese: «Le cose importanti vanno fatte ma a casa degli altri. Questi fenomeni hanno impattato su un territorio dove la fragilità è nota e arcinota e dove si è costruito dove non si doveva costruire». In più, prosegue nella sua denuncia Gabrielli, «ci sono state alluvioni di serie A, B e C, terremoti di serie A, B e C. Qual è la differenza che passa tra il cittadino Franco Gabrielli che è stato colpito dal terremoto a L'Aquila o in Emilia e ha perso la casa e si vede riconosciuto quasi il cento per cento del ristoro, e il cittadino Franco Gabrielli di Mormanno o di Marsciano, al quale ciò non viene riconosciuto? ». Quindi, conclude «l’unica soluzione è che i cittadini si assicurino in maniera obbligatoria, con un’assicurazione supportata dallo Stato con forme di defiscalizzazione».

Foto: net1news.org

Giovanni Gaeta

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Scritto da Giovanni Gaeta

Giornalista di InfoOggi

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