Cronaca

Manifestazione per la legalità a Soverato: le dichiarazioni di Wanda Ferro e Giovanni Puccio

SOVERATO (CZ), 9 LUGLIO 2013 - Guardiamo con particolare fiducia alla manifestazione che si terrà sabato 13 luglio, alle 17.30, nella sala consiliare del Comune di Soverato, organizzata dal “Comitato sviluppo e legalità Basso Ionio Catanzarese”, alla quale hanno aderito numerosi amministratori locali, rappresentanti istituzionali regionali e nazionali, forze politiche, sindacali, imprenditoriali, sociali e culturali, la Chiesa con l’arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone.

Condividiamo appieno, infatti, l’idea di dare vita ad un “Patto per la legalità e lo sviluppo”, come contributo importante nel percorso di contrasto alle forze criminali che soffocano il nostro territorio. Nonostante lo straordinario lavoro della Magistratura e delle Forze dell’ordine, la ‘ndrangheta continua a mantenere un forte radicamento per la sua capacità di infiltrarsi nel mondo dell’impresa, delle professioni, delle amministrazioni pubbliche, non limitandosi a condizionare, ma controllando direttamente molti aspetti della vita economico-istituzionale e sociale dei nostri territori. Questa forza le deriva anche da una sorta di assuefazione, spesso di consenso, in strati troppo larghi della popolazione.

Sono ancora in troppi che per quieto vivere, per paura, a volte per un interesse personale, preferiscono accettare le regole imposte dalle cosche, piuttosto che ribellarsi e denunciare. Così la ‘ndrangheta continua a frenare la crescita, a distruggere tutte le nostre risorse, ad uccidere la speranza nel futuro. Serve allora una vera rivoluzione culturale, che parta soprattutto dall’affermazione a tutti i livelli dei valori della legalità, delle regole, della responsabilità, del rifiuto delle logiche di violenza e di prevaricazione. Valori che rappresentano la linfa con cui nutrire il futuro che desideriamo per la Calabria, un futuro in cui i nostri giovani possano mettere a frutto le loro competenze, i loro meriti, le loro energievitali.

Serve una rivolta delle coscienze, il coraggio di fare una scelta di campo, senza ambiguità, senza connivenze, senza zone grigie. Serve creare un fronte comune della società civile, delle forze economiche e professionali, della politica senza distinzione di colore e di schieramento, insieme alle Forze dell’ordine ed alla Magistratura, in un percorso costruttivo, che consenta di dare un futuro disperanza e fiducia ai giovani calabresi, e di liberare la nostra terra dalla cappa mafiosa che la opprime. [MORE]