Taglio Irpef, bonus per lavoratori e famiglie, più fondi alla sanità e incentivi alle imprese nella nuova legge di bilancio
La manovra economica 2026 del Governo italiano destina 18,7 miliardi di euro a misure mirate per sostenere lavoratori, famiglie e imprese. Le risorse, limitate ma strategiche, puntano su salari, investimenti, welfare e sanità, con l’obiettivo di stimolare la crescita e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie italiane.
Salari e Irpef: taglio delle tasse e agevolazioni per i redditi medio-bassi
Una delle priorità della Legge di Bilancio 2026 è la riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro. L’Irpef per la fascia compresa tra 28.000 e 50.000 euro scende dal 35% al 33%, mentre per i redditi oltre 200.000 euro il vantaggio viene sterilizzato.
Per contrastare l’inflazione e favorire gli aumenti retributivi, gli incrementi contrattuali saranno tassati al 5% solo per chi guadagna fino a 28.000 euro. Agevolazioni anche per turni festivi e notturni, mentre la tassazione sui premi di produttività fino a 5.000 euro scende dal 5% all’1%.
Pensioni: esclusi dall’aumento dell’età pensionabile i lavori gravosi
Dal 2027 scatterà un graduale innalzamento dell’età pensionabile, ma ne saranno esclusi i lavoratori impiegati in mansioni gravose o usuranti. Per gli altri, l’aumento sarà di un mese nel 2027 e due mesi nel 2028.
Previsto anche un ritocco alle pensioni minime, che saliranno di circa 20 euro al mese.
Pace fiscale e rottamazione: nuove regole per i debiti con il fisco
Arriva la quinta rottamazione delle cartelle: i contribuenti potranno saldare i debiti con l’Agenzia delle Entrate in 54 rate bimestrali spalmate su 9 anni. Nessuna rata minima iniziale è prevista, e si decade dal beneficio dopo due mancati pagamenti, con obbligo di saldare in un’unica soluzione.
Casa e famiglia: contributi, bonus e sostegni per genitori e caregiver
Sul fronte sociale, la manovra introduce un contributo per i genitori separati con difficoltà abitative e un’importante novità sull’Isee: l’abitazione principale sarà esclusa dal calcolo fino a un valore catastale di 92.000 euro.
Confermati i bonus edilizi, con detrazioni al 50% per la prima casa e al 36% per la seconda. Aumenta inoltre da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici con Isee fino a 40.000 euro e almeno due figli. In arrivo anche misure per chi ha un solo figlio e l’estensione del congedo parentale facoltativo all’80% della retribuzione per tre mesi.
Previsti fondi per la riforma del ruolo dei caregiver familiari e il rifinanziamento della Carta Dedicata a Te, destinata all’acquisto di beni alimentari per le famiglie con Isee sotto i 15.000 euro.
Sanità: 2,4 miliardi in più per personale e assunzioni
La sanità pubblica riceverà 2,4 miliardi aggiuntivi nel 2026. Le risorse serviranno ad assumere 6.300 infermieri e 1.000 medici, oltre ad aumentare gli stipendi: circa 1.630 euro annui in più per gli infermieri e 3.000 euro per i medici.
Imprese: incentivi per innovazione e transizione ecologica
Per il rilancio della crescita industriale, la manovra destina 4 miliardi di euro al sostegno degli investimenti aziendali attraverso il nuovo superammortamento.
Le imprese potranno ammortizzare:
- al 180% gli investimenti in innovazione,
- al 220% quelli per la transizione ecologica e la riduzione dei consumi energetici.
Nasce così la misura denominata “Transizione 5.0”, accompagnata dal credito d’imposta per le imprese nelle ZES (Zone Economiche Speciali), dal rifinanziamento dei Contratti di sviluppo e della Nuova Sabatini.
Prorogate anche plastic e sugar tax fino al 31 dicembre 2026.
Banche e assicurazioni: contributo straordinario da 4,4 miliardi
Dopo un lungo confronto, il Governo introduce un pacchetto di misure “strutturali e congiunturali” per il settore finanziario. Le banche potranno liberare riserve pagando un’imposta ridotta al 27,5%, mentre viene previsto un aumento dell’Irap, nuove regole di deducibilità dei crediti dubbi e limitazioni al riporto delle perdite fiscali.
Anche le assicurazioni contribuiranno al gettito, con un apporto complessivo di 11 miliardi di euro nel triennio.
Tagli, PNRR e accise: risparmi e nuove entrate
Prevista una spending review da 2,3 miliardi per i ministeri nel 2026, che salirà a circa 3 miliardi nel 2028.
Le coperture principali arriveranno però dalla rimodulazione del PNRR, che vale 0,22% del PIL (circa 5 miliardi di euro).
Infine, il Governo fa cassa con l’aumento dei tabacchi e l’allineamento delle accise su benzina e gasolio, anche se – come ha assicurato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – l’incremento del prezzo delle sigarette sarà “minimo”.
In sintesi
La manovra 2026 punta a sostenere lavoro, famiglie e imprese, pur muovendosi in uno scenario economico complesso e con margini di spesa ridotti. Il Governo cerca così di conciliare sostegno al reddito, crescita e stabilità dei conti pubblici, con misure che spaziano dal taglio Irpef al superammortamento, fino al rafforzamento della sanità.