Manovra, Salvini promette: "Meno tasse agli italiani già dall'anno prossimo"
Politica Puglia

Manovra, Salvini promette: "Meno tasse agli italiani già dall'anno prossimo"

giovedì 13 settembre, 2018

BARI, 13 SETTEMBRE - Il Ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, oggi in visita alla Fiera del Levante a Bari, ha rilasciato delle dichiarazioni ai giornalisti a proposito dell’attesa manovra economica del governo gialloverde: "Stiamo lavorando a una manovra economica per far pagare meno tasse agli italiani già dall'anno prossimo e poi per mettere mano alla legge Fornero, creando spazi di lavoro per tanti giovani. Le partite Iva sono quelle da cui partiremo per l'abbassamento delle tasse". [MORE]

Salvini, oltre che sulla manovra economica, ha rilasciato dichiarazioni anche su altri temi come la sicurezza: “Fra una settimana porterò in Consiglio dei Ministri il decreto immigrazione e il decreto sicurezza per rendere l’Italia un Paese più sicuro”.

Visitando il quartiere LIbertà di Bari Salvini si è rivolto ai residenti: “Il solo fatto di arrivare qui ha risolto alcuni problemi, hanno pulito i giardini che non pulivano mai e hanno tolto immondizia, materassi e rifiuti vari che non toglievano da tempo. Quindi posso garantirvi che se solo questo basta, torno a Bari tutte le settimane così i giardini li puliscono ogni settimana. Mi impegno a tornare il prossimo ottobre in questo quartiere con i primi risultati concreti”.

Il ministro ha continuato: “Sono felice di essere arrivato nel cuore della città. Spesso mi invitano ai cocktail in centro a farmi vedere quanto è bella la città che funziona. Io sono nato in una periferia milanese e se una città funziona lo si vede da come vengono gestiti i quartieri esterni, non il piazzale centrale. I criminali non hanno nazionalità o colore della pelle. Vengo qua e voglio cacciare fuori dal quartiere e dalla città gli spacciatori tutti, dal primo all’ultimo, occupatori di case, sfruttatori di immigrazione clandestina, papponi e sfruttatori della prostituzione. Siamo qua per collaborare col sindaco, col governatore, a prescindere dai colori politici. Se le persone fanno hanno il mio rispetto".

Salvini ha ricordato: ”Sono Ministro di 8mila sindaci e di 60 milioni di cittadini italiani. Tra questi ci sono anche i 4 milioni di immigrati regolari e per bene. Per gli altri, clandestini e delinquenti la pacchia è finita. A Bari come in tutta Italia”. Infine, ha rassicurato gli abitanti del quartiere: "Voi non avete nulla di cui giustificarvi. Non siete voi a dover premettere `io voglio star tranquillo con mio figlio in giro per il quartiere e non sono razzista´. Gli unici razzisti che io conosco sono alcuni politici di sinistra che hanno trasformato Bari e l’Italia in un campo profughi. Razzisti nei confronti degli italiani".

Anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, ha parlato della futura manovra economica: "Sicuramente reddito di cittadinanza, flat tax e Fornero fanno parte del Dna di questo governo, non parlarne significherebbe tradire il mandato degli elettori. Ma lo faremo con responsabilità e in modo franco e schietto". Secondo Giorgetti le risorse necessarie per realizzare le riforme saranno "ragionevolmente e presumibilmente" divise tra i vari capitoli di spesa.

Il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha cercato di dissipare le voci che si erano diffuse su delle tensioni tra lui e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, a proposito della manovra economica: "Con Giovanni Tria non c'è alcuna divisione, quello che stiamo facendo è lavorare tutti insieme per trovare le soluzioni necessarie per portare a casa flax tax, reddito di cittadinanza e superamento della legge Fornero. Smentisco categoricamente che siano state avanzate minacce o ultimatum. Non capisco perché si è voluta creare una polemica tra me, il M5s e Tria, quando il nostro unico pensiero è quello di approvare una legge di bilancio coraggiosa, ma che tenga i conti in ordine. Tutto il governo ha la volontà di dare pieno sostegno a Tria per ottenere i risultati prefissati".

Anche fonti del Ministero dell'Economia e delle Finanze definiscono "prive di fondamento" le indiscrizioni sulle  "possibili dimissioni del ministro" Tria.

Fonte immagine: bari.repubblica.it

Fabio Di Paolo

 


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