Palermo - L’ex segretaria, poi amante, del cardiochirurgo Carlo Marcelletti, accusato di accettare somme di denaro per le sue delicate operazioni, Rosalba Tranchida, parla al processo contro Mario Re, Giustino Strano, Anna Claudia Leonardi, Adriano Cipriani, Salvatore Colletto, Maria Rosa Caci, tutti accusati di turbativa d’asta, truffa, peculato e falso, iniziato dopo l’arresto di Carlo Marcelletti, suicidatosi qualche tempo più tardi, e Giuseppe Castorina amministratore della Med Line, che per quelle accuse ha patteggiato una pena di tre anni.[MORE]
«C'era un accordo tra l'ex cardiochirurgo dell'ospedale Civico di Palermo Carlo Marcelletti, Giuseppe Castorina e Anna Claudia Leonardi. Non so quali erano i termini, ma lui mi disse che c'era un'intesa tra di loro. Marcelletti mi comunicò che lui ne aveva benefici e riceveva delle somme». Queste le dichiarazioni della donna al banco dei testimoni che chiariscono la sua conoscenza dell’inganno di cui era parte il “re dei trapianti”.
L’indagine del 2008 oltre a portare alla luce situazioni poco chiare circa gli appalti del Civico di Palermo, condusse a scoperte sconcertati su Marcelletti, che fu accusato anche di produzione di materiale pedopornografico, dopo che le intercettazioni rivelarono che scambiava sms hard con una minore.
«Conoscevo anche Giuseppe Castorina, lui e Marcelletti erano molto amici. Il cardiochirurgo aveva un rapporto molto stretto anche con Cipriani». Ha spiegato la Tranchida facendo i nomi di almeno due degli indagati. «Mi disse - ha continuato - che molte visite non venivano fatturate. Era molto preoccupato perché i conti dell'Abc non tornavano e tutto questo stava per essere scoperto. Quando ci fu un controllo della polizia mi disse che lui aveva preso dei soldi ma che non li aveva più rimessi. Inoltre, una sera trovai nella sua giacca una busta con 5 mila euro e mi disse che glieli aveva dati la signora Leonardi. Un'altra volta mi diede 20 mila euro per comprare una casa. Quei soldi, mi raccontò, glieli aveva dati Castorina».