KOCHI 8 MARZO 2012- <<I limiti del governo dei professori emergono evidenti anche in politica estera, ci fanno fare una figura da peracottai. Sono convinto che con il ministro Frattini la vicenda marò si sarebbe risolta subito e positivamente. Solidarietà ai nostri valorosi soldati>>, questo l'attacco del ex ministro dell'interno Roberto Maroni tramite facebook.
Il ministro della Cooperazione Internazionale, Andrea Riccardi, replica prontamente che <<la magistratura indiana deve riconoscere la realta' dei fatti e cioè che è l'Italia che deve giudicarli>>.
<<Abbassare i Toni>> e ciò che auspica Franco Frattini, ex ministro degli Esteri
<<Maroni è un caro amico e posso capire che faccia una battuta di cortesia. Devo anche aggiungere che insieme abbiamo fatto operazioni importanti di sicurezza internazionale. Ciò detto bisogna dire che in politica estera serve la prudenza e cautela. In particolar modo verso la vicenda dei due marò. Abbiamo due italiani con le stellette nelle mani di una giustizia di cui non ci fidiamo e abbassare i toni, tenere un basso profilo sarebbe forse meglio a tutela del buon esito della trattativa per riportarli a casa>>.[MORE]
<<Ho appena incontrato i due nostri militari e stanno bene. Vivono la situazione con la dignita' di maro' e di soldati italiani. Ho portato loro il messaggio di solidarieta' del presidente Napolitano e insieme a me ci sono anche due avvocati dell'avvocatura di Stato per mettere a punto la linea di difesa>> afferma De Mistura che poi aggiunge <<Li riporteremo a casa il diritto internazionale non può essere tradito, sarebbe una tragedia per tutti, anche per gli indiani. Domani abbiamo un altro incontro con l'Alta Corte sulla giurisdizione. Abbiamo una linea chiara di strategia e difesa, legata alla prova del nove, che è quella balistica: se è a nostro favore non si solleva il putiferio, si esce, non si ringrazia, si saluta e si portano i marò fuori>>
<< .Se, invece, la prova e' contraria ai marò, in quel caso si alza il tiro o il tono con la comunità internazionale, giocando soprattutto sull'unica vera carta vincente che è quella del precedente: militari italiani degni, che fanno il loro mestiere, il loro lavoro su base di una legge in un'intesa internazionale non possono essere arrestati da un paese straniero (...) Possono essere giudicati solo dal paese di origine - ha proseguito De Mistura - e questo domani potrebbe avvenire a voi signori indiani o a voi signori di altri paesi. Questa e' la carta vincente, ma solo dopo le elezioni, perchè anche la carta dei contatti non ufficiali può essere usata solo dopo le elezioni. Non creda che non lo facciamo>>.
Intanto a nome dell'Ue Catherine Ashton conferma di aver avviato contatti con il governo centrale indiano <<per trovare al più presto una soluzione soddisfacente>>.
(FOTO DA WWW.TGCOM24.MEDIASET.IT)
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