MILANO, 28 FEBBRAIO 2014 – Dopo il via libera al “Salva Roma” approvato dal Consiglio dei ministri di oggi, a margine di un duro botta e risposta fra il sindaco della capitale, Ignazio Marino che per primo ha lanciato un ultimatum : «Io da domenica blocco la città» e il Primo ministro Matteo Renzi che seccato – pur garantendo l’approvazione del Decreto – ha replicato: «Le preoccupazioni del sindaco Marino sono assolutamente comprensibili, il tono assolutamente no», si è fatto sentire anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
«Vogliamo un decreto per l'Expo – puntualizza Maroni - vogliamo un decreto per la Lombardia. Visto che luned’ mattina una delegazione di ministri verrà qui a Milano per discutere dell'Expo 2015, consegnerò loro la richiesta formale della Regione Lombardia su quanto il Governo deve dare alla Regione per garantire che Expo 2015 si faccia e si faccia con successo». [MORE]
Insiste il numero uno del Pirellone: «Lunedì farò la lista della spesa, che ammonterà a centinaia di milioni di euro, sulle opere che servono per Expo e sulle risorse necessarie per realizzarle: se queste risorse ci verranno date attraverso un decreto bene, altrimenti la Regione Lombardia deciderà cosa fare e che atteggiamento tenere sulla disponibilità immediata da parte del Governo di Matteo Renzi a soddisfare le richieste del Comune di Roma. Richieste – sottolinea Maroni - che sono decisamente meno legittime di quelle che avanziamo noi».
Prosegue il governatore della Regione Lombardia: «A questo punto mi aspetto che il Governo, con la stessa sollecitudine con cui ha accolto la richiesta del sindaco di Roma di coprire un buco di bilancio derivante dalla cattiva amministrazione del Comune, accolga altrettanto rapidamente le richieste legittime e sacrosante della Regione Lombardia per un evento, l'Expo 2015, che non è solo della Regione Lombardia ma di tutta Italia». Infine, Maroni lancia un avvertimento: «Se la risposta fosse che i soldi per completare le opere per Expo 2015 non ci sono, però ci sono quelli per coprire i buchi di Roma, basta saperlo e allora ci regoleremo di conseguenza».
Rosy Merola