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Matteo Renzi: "E' finito il tempo delle chiacchiere. Bagnoli sarà ripulita e risanata"

ROMA - "E' finito il tempo delle chiacchiere, se riparte Bagnoli, riparte Napoli, il Mezzogiorno e l'Italia. Bagnoli sarà ripulita e risanata. Lo dobbiamo ai napoletani e alle napoletane, agli italiani e alle italiane". Lo ha detto Matteo Renzi, martedì 24 maggio, direttamente da Palazzo Chigi in occasione della firma del protocollo di vigilanza con l’Anac sulle procedure per la bonifica delle aree di Bagnoli, alla presenza del commissario di Bagnoli Salvo Nastasi, del presidente dell'Anac Raffaele Cantone e dell'ad di Invitalia Domenico Arcuri.

Il premier ha poi specificato: "Bagnoli  è stata la più grande sciagura, come opportunità, dell'Italia degli ultimi 20 anni, ora bagnoli sarà la più grande opera di risanamento d'Europa". Renzi sembra certo che "Se riparte bagnoli riparte Napoli e riparte il mezzogiorno e se riparte il mezzogiorno l'Italia torna a un ruolo di leader a livello globale".

Il capo dell'Esecutivo ha anche lanciato, senza però nominarlo, un affondo nei confronti del sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Se quelli che devono fare le cose a cominciare da alcuni enti locali non fanno, toccherà a noi con il commissario e usando le procedure più all'avanguardia sul fronte della trasparenza". [MORE]

Renzi ha poi usato una metafora calcistica in riferimento al tema rifiuti: "Per rimettere a posto le tante partite che abbiamo in Campania occorrerà qualche colpo alla Higuain, ci vuole un'impresa eccezionale". Inerente alle ecoballe, Renzi ha affermato: "Nella prossima settimana le prime ecoballe se ne andranno, credo che De Luca debba solo segnare la data. Questo è un fatto enorme".

Il premier ha concluso il suo intervento specificando: "Grazie al lavoro dell'Anac abbiamo salvato Expo, che era una scommessa per il Paese. Farlo a Bagnoli vuol dire giocare la partita più difficile". A tal proposito, il presidente dell'Anac Raffaele Cantone ha replicato: "Quella di Bagnoli è una sfida più complessa di Expo ma noi ci crediamo. Usiamo il modello Expo perché ha funzionato ma anche per ragioni scaramantiche". 

Luigi Cacciatori

Immagine da eunews.it