Sequestrati beni per oltre 5,7 milioni, tra cui uno yacht di lusso
Una maxi frode fiscale è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli, che ha posto i sigilli a beni per un valore di oltre 5,7 milioni di euro, tra cui immobili e uno yacht di 16,5 metri. Al centro delle indagini una società con sede a Casalnuovo di Napoli, specializzata nella vendita di telefonini di ultima generazione ed elettrodomestici.
Il sistema della frode
Secondo gli inquirenti, l’azienda avrebbe utilizzato un meccanismo basato su false fatture ed evasione dell’IVA, commercializzando “in nero” smartphone e altri prodotti a prezzi molto inferiori a quelli di mercato. Le transazioni, però, venivano obbligatoriamente pagate in contanti, un dettaglio che ha destato sospetti durante i controlli.
Le società cartiere
Il sistema si reggeva su una rete di cosiddette società cartiere, imprese fittizie prive di dipendenti e di reale attività commerciale. Queste emettevano fatture per operazioni inesistenti, consentendo all’azienda indagata di evadere sistematicamente l’imposta.
I beni sequestrati
Tra i beni sequestrati figurano:
- un immobile situato nel quartiere Gianturco di Napoli;
- uno yacht di 16,5 metri, intestato fittiziamente a terzi;
- altri beni mobili e immobili riconducibili all’amministratore della società.
La crescita anomala del fatturato
Un altro elemento che ha attirato l’attenzione degli investigatori è stata la crescita esponenziale del fatturato della società, passata da 2,2 milioni di euro nel 2017 a oltre 20,8 milioni nel 2023. Un incremento giudicato sospetto e sproporzionato rispetto alla reale operatività dell’impresa.
Un fenomeno diffuso
Il caso evidenzia come il fenomeno delle frodi fiscali legate a telefonia ed elettronica resti una delle principali piaghe economiche in Italia. Le indagini proseguono per verificare eventuali responsabilità di altri soggetti coinvolti nella rete di transazioni fittizie.