Mediterraneo, precipita in mare un elicottero della Marina Militare
Cronaca Sicilia

Mediterraneo, precipita in mare un elicottero della Marina Militare

venerdì 6 aprile, 2018

CATANIA, 6 APRILE - Durante un’esercitazione notturna programmata in assetto NVG (Night Vision Goggles, visori notturni, ndr), un elicottero AB212 fiancata n. 7-66 della Marina Militare imbarcato su Nave Borsini a largo del Mediterraneo Centrale, impegnato nelle operazioni Mare Sicuro (OMS), è ammarato in prossimità dell’unità navale in fase di appontaggio ossia di atterraggio su portaerei. Le tempestive attività di soccorso hanno permesso il recupero immediato degli uomini a bordo del mezzo aereo. Due piloti, un operatore e due tiratori scelti della Brigata San Marco erano i componenti dell’equipaggio tratti in salvo. Recuperato in stato d’incoscienza nell’abitacolo del velivolo dai subacquei di Nave Borsini, lo specialista di volo del 2° Gruppo Elicotteri di stanza a Catania e Capo di 1a Classe Andrea Fazio è deceduto nel corso delle operazioni di rianimazione. Sono stati avvertiti e assistiti da personale specializzato per il supporto psicologico e spirituale, i familiari del militare. “I due piloti e i due fucilieri di Marina sono in buone condizioni ma sotto shock e vengono seguiti dai sanitari dell'unità” assicura la Marina Militare. [MORE]

“Alle prime luci dell'alba si è perso il contatto visivo con l'elicottero e con i galleggianti a cui era stato assicurato. Lo stesso potrebbe essersi inabissato anche a causa delle cattive condizioni meteo che insistono sull'area”, lo rende noto lo Stato Maggiore della Marina Militare descrivendo le dinamiche dell’incidente: “appena ammarato l'elicottero si è rovesciato su un fianco; i due piloti e due operatori della BMSM sono riusciti ad uscire dall'elicottero mentre Capo Fazio è stato recuperato ancora dentro l'abitacolo”. Le indagini per stabilire le cause della perdita dell’aeromobile sono vaglio della Procura militare di Roma. Sul luogo dell’incidente sono accorse ulteriori unità navali della Marina mentre Nave Borsini si è diretta la porto di Augusta (Siracusa).

Sul sito del Ministero della Difesa, è comparso il messaggio del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli: "a titolo mio personale e a nome di tutta la Marina esprimo alla famiglia il profondo cordoglio per la perdita del Capo di 1a Classe Andrea Fazio, a cui unisco la solidarietà di tutta la Forza Armata ai colleghi delle componenti volo per la scomparsa del professionista e dell'amico". "Esprimo anche grande apprezzamento" - ha inoltre aggiunto l'Ammiraglio - "per la prontezza dei soccorsi e la capacità di intervento dell'equipaggio di nave Borsini e delle altre unità intervenute sul luogo dell'incidente". “Ai familiari del maresciallo Fazio va il mio sentimento di vicinanza e quello di tutto il personale della Difesa. Esprimo la mia solidarietà alla Marina Militare”, il messaggio del Ministro della Difesa uscente, Roberta Pinotti.

“Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, esprime a nome delle Forze Armate e Suo personale, cordoglio alla famiglia del sottufficiale Andrea Fazio, specialista di volo deceduto per l’incidente che ha visto coinvolto, per cause in corso d’accertamento, un elicottero della Marina Militare imbarcato su Nave Borsini, unità impegnata nell’operazione ‘Mare Sicuro’ nel Mediterraneo centrale, caduto in mare nella tarda serata di ieri [5 aprile, ndr], durante l’attività addestrativa. Il Generale Graziano augura pronta guarigione agli altri quattro componenti dell’equipaggio tratti in salvo, ora in prognosi riservata, ed esprime vicinanza a tutta la Marina Militare per la triste notizia”, il messaggio di afflizione del Generale Claudio Graziano.

Sentitissima la nota del Capitano di fregata Francesco Purrone, Comandante della stazione marittimi elicotteri Maristaeli-Catania nella quale prestava servizio il Maresciallo Fazio: “Lo ricordiamo tutti per quello che Andrea era, un operatore di volo molto professionale, molto appassionato alla sua professione, molto propenso all’aggiornamento militare e anche a quello culturale perché quest’ultimo era un tratto che lo caratterizzava. Era una persona affabile e affidabile da un punto di vista del comando. Per noi è una perdita grossissima e purtroppo dobbiamo fare i conti con quello che è successo”.

Cristian D'Aiello
 


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