L’inchiesta si amplia: sotto osservazione le nuove condizioni per WhatsApp Business
Il rapporto tra WhatsApp, Meta e il mercato emergente degli AI Chatbot torna al centro del dibattito regolatorio in Europa. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso infatti di ampliare il procedimento istruttorio già avviato nei confronti del gruppo Meta, valutando possibili comportamenti idonei a limitare la concorrenza nel settore delle tecnologie conversazionali basate su intelligenza artificiale.
Perché l’Antitrust indaga su Meta
L’indagine riguarda in particolare i nuovi WhatsApp Business Solution Terms, ovvero le condizioni contrattuali applicate ai servizi business della piattaforma.
Secondo l’AGCM, tali condizioni potrebbero:
- escludere l’accesso a WhatsApp alle imprese che sviluppano chatbot alternativi a quelli di Meta,
- modificare l’equilibrio competitivo all’interno del mercato degli AI Chatbot,
- creare una situazione di possibile abuso di posizione dominante.
La modifica entrata in vigore dal 15 ottobre 2025 impedirebbe infatti ai concorrenti di Meta nel settore dell’intelligenza artificiale di utilizzare WhatsApp come canale per le loro soluzioni conversazionali.
Possibili violazioni della concorrenza
Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, l'Autorità ritiene che le nuove condizioni possano:
- limitare la produzione e lo sviluppo tecnologico nel settore degli AI Chatbot,
- ridurre la contendibilità del mercato,
- ostacolare lo sviluppo di soluzioni alternative,
- creare un ostacolo all’innovazione e alla libertà di scelta da parte degli utenti.
La situazione potrebbe configurare una violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che disciplina gli abusi di posizione dominante nel mercato.
Il rischio per utenti e aziende
Uno dei punti sottolineati dall'Antitrust è la scarsa propensione degli utenti a cambiare piattaforma di messaggistica, un fattore che renderebbe più difficile per i concorrenti competere con Meta.
Se i chatbot alternativi non potessero più integrare WhatsApp, molte aziende sviluppatrici potrebbero trovarsi tagliate fuori, con conseguenze su:
- innovazione tecnologica
- prezzi
- qualità dei servizi disponibili sul mercato
- opportunità per startup e imprese emergenti
Cosa succede ora
Oltre all’estensione dell’istruttoria, l'Autorità ha avviato anche una procedura per valutare l’eventuale applicazione di misure cautelari. Queste potrebbero sospendere temporaneamente le nuove condizioni dell’accordo WhatsApp Business in attesa della conclusione del procedimento.
Conclusioni
La vicenda dimostra quanto il mercato degli AI Chatbot sia diventato strategico. Meta punta a integrare sempre più la sua intelligenza artificiale nei servizi digitali, ma l’Antitrust vuole accertare che questa evoluzione non avvenga a discapito della concorrenza e della libera scelta degli utenti.
Il procedimento è ancora in corso: le prossime settimane saranno decisive per capire se Meta dovrà modificare nuovamente le condizioni di utilizzo o difendere la propria posizione davanti alle autorità europee.