Michael Alexander Calì: "La destra continua a strumentalizzare la sicurezza.

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Michael Alexander Calì: "La destra continua a strumentalizzare la sicurezza. Da loro solo slogan e poi fallimenti sul campo" - Il candidato della lista "Giani Presidente, Casa Riformista" risponde a Rauti, Sottosegretario alla Difesa, dopo la visita a Pisa

«Non è possibile etichettare politicamente le esigenze basilari delle cittadine e de cittadini. La sicurezza rientra tra queste, e non è né di destra né di sinistra, rappresenta un diritto che garantisce la partecipazione a tutti gli aspetti della vita quotidiana, sia nel capoluogo che nel resto dei comuni della provincia di Pisa. Le dichiarazioni della senatrice Rauti provano a mascherare attraverso i soliti slogan il fallimento della politica dei divieti e degli annunci.

Anche a Pisa, come d'altra parte in tutto il Paese, abbiamo visto titoli cubitali contro la "Mala Movida" che poi, nella sostanza, sono stati trasposti in ordinanze che limitano la libertà delle persone e delimitano spazi pubblici, affidandone la gestione ad agenzie private di vigilanza dietro il nobile fine di "tutelare la salute e l'incolumità delle persone".

L'ennesima dimostrazione che la destra conosce una sola strada per governare la cosa pubblica, ovvero appaltare tutto al privato. Siano essi servizi sociali e sanitari o la sicurezza delle persone, dei giovani, degli anziani, di chi vive in pieno centro o nei quartieri popolari delle città, la destra al governo rinuncia a priori nel dare un segnale di attenzione, trattando tutto come un'emergenza da appaltare, sotto la spada di Damocle dell'urgenza, sempre e prioritariamente ai privati.

Un fallimento che viene dall'alto, dal Governo nazionale di Giorgia Meloni che taglia risorse ed organici alle forze dell'ordine che invece, costituzionalmente, rappresentano la garanzia dell'assetto democratico in Italia e che possiedono la competenza e professionalità per tutelare l'ordine pubblico senza dover ricorrere ad ordinanze antidegrado, a zone rosse ed aree interdette.

Pisa e la Toscana possono essere un modello nazionale differente, in grado di unire prevenzione e sicurezza in stretta collaborazione istituzionale. Non basta esibire a scopo di deterrenza, come affermato in questi giorni dal Sottosegretario alla Difesa Rauti, i militari dell'esercito della missione "Strade Sicure" in Piazza della Stazione, sotto la Torre e nelle zone limitrofe.

Pisa, fortunatamente, non è Kabul o Beirut. Le forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza esistono ed il loro insostituibile ruolo è riconosciuto da tutti cittadini. Servirebbe che anche il Governo facesse altrettanto, se davvero crede nel compito istituzionale che hanno le forze dell'ordine, aumentando sia gli organici che gli stipendi di coloro che lavorano per garantire la nostra sicurezza senza consegnare qualcosa di così prezioso, come certamente è la libertà, nelle mani dei privati.

Eugenio Giani, presidente uscente della Regione Toscana a cui è intestata anche la lista "Giani Presidente - Casa Riformista" supportata dal Partito Socialista Democratico Italiano, ha proposto in questo senso l'istituzione di una polizia regionale come parte di un pacchetto di misure per la sicurezza per il contrasto alla violenza contro il personale sanitario e per vigilare sul territorio. Queste sono misure utili ed efficaci, ogni altra considerazione si chiama semplicemente propaganda».

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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