Migranti, Juncker: Italia e Grecia hanno fatto tanto, ora tocca agli altri
Estero Emilia Romagna

Migranti, Juncker: Italia e Grecia hanno fatto tanto, ora tocca agli altri

venerdì 3 marzo, 2017

BRUXELLES, 3 MARZO - “Grecia e Italia hanno fatto sforzi importanti per rendere possibili i ricollocamenti”. Sono le parole del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in una lettera inviata al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in occasione dell’incontro con i capi di Stato in programma la prossima settimana. “Ora tocca agli altri Stati far fronte ai propri obblighi”, ha aggiunto. [MORE]

"Pochi Stati – ha scritto - hanno adempiuto appieno ai loro obblighi: il risultato è che non siamo su una strada credibile per rispettare gli impegni presi con le decisioni del Consiglio. In 17 mesi solo 13 mila persone sono state ricollocate da Grecia e Italia". Eppure, secondo il presidente della Commissione, i ricollocamenti "sono fattibili".

Infatti quest'ultima ha lanciato un monito agli Stati membri, affermando che "se non aumenteranno presto i rispettivi ricollocamenti, la Commissione non esiterà ad avvalersi dei poteri ad essa conferiti dai trattati nei confronti di chi non avrà rispettato gli obblighi derivanti dalle decisioni del Consiglio". Bruxellles avverte inoltre che "l'obbligo giuridico di ricollocare le persone ammissibili non decadrà dopo il mese di settembre".

Il Commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos ha spiegato che "Gli Stati membri dovrebbero ricorrere ai centri di detenzione quando i migranti irregolari non collaborano o c'è il rischio di fuga, e per un periodo che permetta la definizione della procedura di allontanamento dal territorio. Ed è uno strumento da utilizzare quando non ve ne siano di meno coercitivi, ma efficaci".

In parallelo a tutto questo, mercoledì scorso il presidente della Commissione Europea Jean Claude-Juncker ha presentato un documento atteso da mesi negli ambienti delle istituzioni europee: il cosiddetto White Paper, un elenco di cinque possibili approcci e scenari futuri dell’Unione Europea da qui al 2025, uno dei quali dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio europeo, l’organo composto dai capi di stato e di governo dell’UE. Il documento sarà ufficialmente consegnato agli stati membri il 25 marzo a Roma in occasione delle celebrazioni dei 60 anni dalla nascita della Comunità economica europea (CEE), avvenuta proprio a Roma con la firma dei trattati il 25 marzo 1957.

 

Giulia Piemontese

(immagine da: lifegate.it)


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