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Migranti, Salvini: "Donne incinte, bambini e rifugiati non hanno nulla da temere: restano in Italia"

ROMA, 6 LUGLIO - Una stretta verifica dei requisiti per accedere alla concessione della cosiddetta “protezione umanitaria”. È quanto chiede il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, con la circolare indirizzata ai prefetti, alla Commissione per il diritto d'asilo e ai presidenti delle sezioni territoriali per il riconoscimento della protezione umanitaria. [MORE]

Salvini, in particolare, chiede una velocizzazione nell'esame delle istanze ed una stretta sulla concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il beneficio più concesso (quest'anno salito a quota 28%) e per il quale si invitano le commissioni alla "necessaria rigorosità dell'esame delle vulnerabilità degne di tutela".

"Donne incinte, bambini e rifugiati resteranno in Italia. Si vergognino i disinformati che dicono e scrivono il contrario", ha detto il ministro. "Il senso dell'iniziativa – ha spiegato – è limitare un abuso che va a discapito dei rifugiati veri. Su 43.000 domande esaminate, i rifugiati sono il 7%, mentre la protezione sussidiaria raggiunge il 5. Poi abbiamo la protezione umanitaria che, sulla carta, è riservata a limitati e residuali casi di persone che, pur non essendo in fuga dalle guerre, hanno necessità di una tutela. Ma rappresentano il 28% dei casi, che poi arriva al 40 con i ricorsi: decine di migliaia di persone”.

Salvini, in un post su Facebook, ci ha tenuto poi a ribadire: "L'anno scorso, dal 1 giugno al 3 luglio, con un altro governo ed un altro ministro, sono sbarcate 24.900 persone. Quest'anno, dalla data del mio insediamento ad oggi, ne sono sbarcate 3.098. Il mio obiettivo è che ne sbarchino ancora di meno, il business dell'immigrazione clandestina è finito".

Claudio Canzone

Fonte foto: huffingtonpost.it