BRUXELLES, 9 AGOSTO - Se la minaccia di Ankara di congelare l'accordo sull'immigrazione tra Turchia e l'Unione Europea dovesse tramutarsi in un'azione concreta, l'Europa potrebbe correre il rischio di dover affrontare l'arrivo di circa 3 milioni di migranti.
I profughi siriani sono circa 2 milioni e 800 mila, ma a questa cifra occorre aggiungere anche i profughi afgani e iracheni. Secondo quanto appreso da Repubblica, il Viminale ha fatto sapere che " È una minaccia come altre, fino ad ora non è giunto alcun segnale. Il problema, per altro, eventualmente toccherebbe prima e maggiormente la Grecia".
Stando alle parole del prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento Libertà civili e immigrazione, non esisterebbe un "Piano B". I funzionari del Viminale e gli uomini dell'intelligence in totale sinergia stanno lavorando a Tirana con il governo albanese per dover gestire eventualmente una apertura di una rotta adriatica dell'immigrazione.[MORE]
Il prefetto, inoltre, ha comunicato che "Il 23 si parte con l'apertura di 35 nuovi centri per i minori. 24 sono già finanziati con fondi europei, gli altri 11 li finanzieremo con fondi nostri per un impegno di spesa complessivo di più di 90 milioni di euro". Con tale operazione, ha poi concluso Morcone, si potranno "alleggerire la Sicilia e Reggio Calabria di circa 1.750 minori che verranno indirizzati in altre regioni".
Luigi Cacciatori
Immagine da nationalgeographic.it