UDINE, 12 MAGGIO 2015 – Sembra chiudersi il cerchio aperto due anni fa, il 7 aprile 2013, a seguito dell’omicidio di Mirco Sacher, il ferroviere in pensione di Udine, ucciso da due adolescenti. Da quell’avvenimento si era scoperto un ampio giro di droga e da allora gli investigatori hanno iniziato a fare delle verifiche. 27 in tutto le persone indagate, di varie etnie. Da stamattina sono in corso le operazione per l’esecuzione di 7 misure di custodia cautelare.
Gli arrestati sono tre giovani afgani, Hussain Alì Jaffari detto 'Qaq' di 25 anni, Naiaz Sherin Khan (24) e Karim Ghorayshy (26), un curdo iracheno, Hasan Hasan (26), un ghanese, Daniel Osei (22), un marocchino, Otman Baghrar detto 'Zibi Marrakesh' (21) e un italiano, Alex Baita (20). A Ghorayshy e a Baghrar sono stati concessi i domiciliari. L?accusa contestata dalla Procura della Direzione distrettuale Antimafia di Trieste è la costituzione e la partecipazione a un'associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di stupefacenti. Sono state inoltre disposte almeno trenta perquisizioni che dovrebbero concludersi nell’arco della mattinata.[MORE]
L’associazione era ben organizzata. Ognuno aveva un ruolo ben preciso. Qualcuno si riforniva acquistando grandi quantitativi di stupefacente, altri avevano il compito di trasportare la droga, altri ancora spacciavano. A richiedere la droga erano soprattutto giovani studenti e anche tossicodipendenti. Coordinati dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan, gli agenti sono riusciti a identificare il gruppo di giovani, quasi tutti ventenni di diversa nazionalità (afgani, iracheni, marocchini e anche un italiano) che si erano organizzati per spacciare droga.
(foto dal sito www.tvcity.it)
Michela Franzone