Milano, apre l'ambulatorio per tossicodipendenti della Fondazione Genovese: «Un punto di riferimento accessibile»

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Dopo il lancio del servizio di supporto psicologico online rivolto alle famiglie, la Fondazione di Laura Genovese compie un nuovo passo: è operativo a Milano il primo ambulatorio dedicato al trattamento ambulatoriale dei tossicodipendenti. Un centro clinico pensato per offrire un primo orientamento, consulenze individuali e percorsi terapeutici basati su metodi scientificamente validati, con particolare attenzione al ruolo della famiglia nel percorso di cura.

«Un punto di accesso reale, umano, gratuito, spiegano dalla Fondazione di Laura Genovese. Qui non si parla solo con il paziente, ma si costruisce un processo insieme a chi gli sta accanto». L’ambulatorio nasce per rispondere a una domanda di aiuto crescente, troppo spesso disattesa dai canali pubblici: accesso veloce, accoglienza non giudicante, continuità terapeutica.

La struttura, composta da un team di psicologi e medici specializzati nel trattamento delle dipendenze, adotta lo stesso approccio metodologico già integrato nella piattaforma digitale della Fondazione di Laura Genovese, con particolare attenzione alla Dialectical Behavioral Therapy. Un modello che unisce efficacia clinica e flessibilità, particolarmente adatto alle complessità emotive e relazionali delle persone coinvolte nelle dipendenze.

A rendere il progetto ancora più ambizioso è il piano già avviato per l’apertura di una comunità terapeutica residenziale. Un luogo fisico e protetto dove i pazienti potranno affrontare un percorso intensivo, accompagnati da un’équipe multidisciplinare e inseriti in un contesto costruito per favorire il recupero, la consapevolezza e la reintegrazione sociale.

La scelta di Milano non è casuale: è qui che tutto è iniziato. È qui che Laura Genovese ha vissuto le fasi più difficili della dipendenza del fratello, Alberto Genovese, ed è da qui che ha scelto di partire per trasformare la fragilità in progetto. «Non possiamo cambiare il passato — aveva detto alla presentazione della sua Fondazione — ma possiamo usare ciò che ci ha spezzati per costruire qualcosa di utile».

L’ambulatorio rappresenta la prima risposta concreta sul territorio. Un presidio reale, in una città spesso percepita come distante, per portare vicinanza dove prima c’era solo silenzio.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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