MILANO, 5 OTTOBRE 2011 – Secondo gl'inquirenti, Lucia Scarpa, la pensionata settantenne uccisa in casa a Milano, con dodici coltellate al viso, al torace e alla schiena, probabilmente conosceva il suo assassino. A far pensare ciò, è il fatto che non ci sono segni di effrazione sulla porta del civico 53 di via Gessi, dove ieri è stato rivenuto il cadavere della donna da parte della sorella. [MORE]
Ciò sembrerebbe escludere un omicidio seguito ad un tentativo di furto. Infatti, l'appartamento è stato trovato in ordine e nessun cassetto è stato tirato e nessun armadio aperto. Sull'omicidio sta indagando la Polizia che nella notte ha interrogato diverse persone e alcuni famigliari della vittima.
In base alle informazioni raccolte dagl'inquirenti, è probabile che l'uccisione sia avvenuta tra l'ultimo contatto telefonico che la donna ha avuto con i familiari, lunedì pomeriggio, e la scoperta del cadavere ieri sera intorno alle otto.
Il pm ha disposto l'autopsia. Accanto al cadavere sono stati trovati 2 cuscini e un tovagliolo. La donna era vestita ma la gonna era leggermente alzata. Al momento, l'arma del delitto non è stata ancora trovata.
La vittima, vedova dal 2003, al momento non risulta che avesse qualche relazione.Tra le persone che frequentavano la casa chiamate dagl'inquirenti per essere ascoltate,un uomo che fino a quest’estate innaffiava le piante e una donna straniera che andava a pulire l’appartamento ogni 15 giorni. Tuttavia è da precisare che, al momento, su di loro non c'è alcun sospetto.
Rosy Merola