Crisi Ucraina, Ue: accordo su sanzioni Mosca
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Crisi Ucraina, Ue: accordo su sanzioni Mosca

sabato 26 luglio, 2014

BRUXELLES, 26 LUGLIO 2014 - Si è raggiunto, nella giornata di ieri, un accordo preliminare fra i ventotto Paesi membri dell'Unione europea circa le nuove sanzioni economiche nei confronti della Russia. Le misure che verranno adottate hanno come obiettivo quello di colpire settori strategici quali la finanza, le tecnologie e l'energia. E' stato quindi affidato alla Commissione il mandato di preparazione i relativi testi legislativi, mentre le relazioni fra Europa e Mosca si fanno semprè più  tese.

Proprio ieri, infatti, i Paesi membri hanno scelto di rendere pubblica la lista di 15 persone e 18 entità coinvolte nella nuova fase di sanzioni. Sul percorso intrapreso è intervenuta Maja Kocijancic, portavoce dell'Alto rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza Catherine Ashton, affermando: "La direzione del viaggio è molto chiara, ma stiamo ancora viaggiando". Mosca, accusata di armare i ribelli filo-russi, si trova ora "nel mirino" dell'Ue, dopo che il precipitare della crisi ucraina e la morte di numerosi civili nel Paese hanno spinto le istituzioni europee a portare avanti sanzioni nei confronti della stessa.[MORE]

Dopo il raggiungimento dell'accordo, si attende ora la lunga e complessa negoziazione fra gli Stati dell'Unione, basata sul rapporto distribuito ai governi mercoledì, che riepiloga le diverse opzioni in lizza. Il documento sottolinea che dovranno essere presi in considerazione diversi fattori: in primo luogo l'impatto sull'economia russa, così come il rapporto costi-benefici e un equilibrio tra settori e tra Paesi; infine la stessa legittimità giuridica delle misure che si andranno ad adottare.

Le due principali linee di intervento andrebbero a colpire rispettivamente due settori particolarmente importanti. Da un lato, infatti, si andrebbe a vietare alle banche russe di vendere azioni od obbligazioni a investitori europei, ma senza colpire i prestiti sindacati, dall'altro si andrebbe invece a toccare il mercato delle tecnologie, civile e militare.

Valentina Vitali

(Foto: www.rtl.fr)


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