MILANO, 7 OTTOBRE - Una manifestazione degli studenti contro la buona scuola è partita a Milano alle ore 10 da Largo Cairoli, per poi spostarsi nel resto del centro del capoluogo meneghino. In piazza contro la riforma scolastica e contro quello costituzionale. Il messaggio degli studenti è chiaro ed è inoltre oggetto di tensioni anche interne: uno spezzone di autonomi ha infatti cercato di avanzare nel centro del corteo. Sono volati così pugni ed aggressioni verbali tra questi e ad altri partecipanti, ovvero gli studenti di Cantiere, Lambretta e Zam.[MORE]
Tra gli striscioni più significativi spicca il «non si può morire di scuola», in una protesta organizzata da Rete degli studenti medi, Unione degli studenti e Unione degli Universitari. Secondo gli organizzatori, la protesta «inonderà le piazze di tutta Italia per dire no alle diseguaglianze. Vogliamo una legge nazionale sul diritto allo studio perché migliaia di studentesse e studenti, da Nord a Sud, sono esclusi dall’accesso ad un’istruzione gratuita e di qualità». Diritto peraltro costituzionalmente garantito, e secondo gli studenti, di doverosa applicazione.
Il corteo si è successivamente portato nel cuore di Milano, in Piazza Duomo e si concluderà a Parco Ravizza, non distante dall’Università Bocconi. La manifestazione potrebbe aver arrecato e potrebbe tutt’ora arrecare disagi alla circolazione, così come fa sapere ATM: «Sono possibili deviazioni e rallentamenti per le linee interessate del passaggio del corteo».
Nel dettaglio:
Tram: 1,2,3,4,9,12,14,15,16,19,23,24,27
Bus: 50, 54,57,61,62,65,73,84,90,91,94
foto da: milano.repubblica.it
Cosimo Cataleta