Monti ottiene la fiducia al Senato, ora la manovra è legge

Tempo di lettura: ~3 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 23 DICEMBRE 2011 - Passa al Senato la fiducia sulla manovra economica. Il decreto “salva Italia”, approvato a larga maggioranza, ha ottenuto 257 voti a favore e 41 contrari ed è stato firmato in serata dal capo dello Stato Napolitano. Tra duri scontri di opinione, hanno votato a favore PdL, Pd, Coesione nazionale e Terzo Polo, mentre votano contro Lega, Idv, Sup e Union Valdotane.[MORE]


Risultato che sottolinea un calo statistico del 10 per cento dei consensi al Governo da parte del Parlamento. Monti, infatti ottiene la fiducia con 24 voti in meno rispetto alla votazione del 17 novembre, sul suo insediamento, quando nacque il governo.
“Il decreto è legge e ne sono lieto” commenta il presidente del Consiglio Monti che ora può dare il via alla fase due “occorre passare a una fase organica di riforme di cui abbiamo già messo semi, come ad per esempio in tema liberalizzazioni....voglio affermare che il governo lavorerà con attenzione su tutti i suggerimenti, anche provenienti da studi autorevoli".

Ovvero, la rotta che il governo intende seguire si basa su interventi già preannunciati, che incideranno sul mercato del lavoro e liberalizzazioni, e mirati alla crescita del Paese che, a partire da ora, può affrontare “a testa alta” la crisi che sta attanagliando l'Europa. E a questo proposito il Premier asserisce che "Per superare la crisi è essenziale la credibilità del sistema ed è essenziale che la nostra economia torni a crescere....I sacrifici chiesti sono significativi, ma molto inferiori a quelli che avremmo dovuto sopportare senza questa azione di risanamento “


In tema di lavoro, Monti ha sottolineato che è in programma il confronto con le parti sociali "Per un tema che sarà chiave come quello del mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali, sarà necessario e possibile procedere con uno stile di rapporti con le parti sociali, diverso da quello avuto in questa prima fase. Rispetto a pensioni e fiscalità, infatti, questo è un tema che richiede per sua natura il dialogo con le parti sociali.”


In cima alle priorità anche le liberalizzazioni a proposito delle quali il Premier assicura che il governo lavorerà "con grande attenzione" su questo terreno così come su quello delle "agevolazioni fiscali a favore delle famiglie e delle imprese". "Ora - spiega - dobbiamo avviare una fase organica e ben meditata di riforme, delle quali abbiamo messo i semi all'interno di questo decreto ma che vanno sviluppate con coraggio e sistematicità”.

Intanto è iniziato a Palazzo Chigi il summit tra il presidente del Consiglio Monti e i vertici del PdL. All'incontro partecipano anche Maurizio Gasparri, capogruppo dei Senatori e Angelino Alfano. Atteso anche l'arrivo di Fabrizio Cicchitto, capogruppo di Montecitorio.

foto da agi.it

Maria Assunta Casula

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Maria Assunta Casula

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.