Politica

Monti: "Nessun complotto da parte degli investitori". Sullo spread, Berlusconi: "È un imbroglio"

MILANO, 11 DICEMBRE 2012 – Dopo la giornata negativa di ieri registrata dallo spread Btp-Bund tedesco e da Piazza Affari, nonostante l’apertura di seduta in negativo, adesso sembra essere tornato un po’ di sereno. Tuttavia, inevitabile, questa mattina fare delle riflessioni in merito e chiedere l’opinione di chi sembra essere la causa- effetto dell’andamento del termometro finanziario, a causa della crisi politica apertasi nel nostro Paese, a seguito della decisione del Premier Monti di dimettersi.

Così, per coloro i quali sospettano che dietro all’impennato dello spread vi sia la longa manus degli speculatori, Mario Monti, pur ammettendo che “ci sono soggetti che agiscono senza scrupoli”, aggiunge che “non ci sono complotti di forze occulte contro l'Ue o i suoi singoli, ma certamente l'Ue rappresenta un argine”. Il Professore spiega, “Lo spread è un fenomeno che va preso con una certa calma e freddezza, ma certamente dobbiamo stare molto attenti e anche spazzare via alcuni miti come quello che non ha rilievo e spero che anche in questo non si trattano i cittadini come più sprovveduti di quanto siano”.

E sull’andamento del differenziale tra i titoli di Stato, si è espresso anche Silvio Berlusconi che ha dichiarato, “Lo spread è un imbroglio e un’invenzione con cui si è cercato di abbattere una maggioranza votata dagli italiani e che governava il paese. Prima non ne avevamo mai sentito parlare, se ne parla solo da un anno, e cosa ce ne importa”. [MORE]

In merito alle reazioni esternate da alcune delle autorità dell’Eurozona, l’ex premier ha sostenuto di non essere preoccupato, evidenziando che “Fin quando a rappresentare Italia ero io, ero uno tra i due o tre capi di governo più autorevoli, l’unico che veniva dalla trincea del lavoro. Certo , mi opponevo alle richieste tedesche come quelle che hanno quasi portato la Grecia alla guerra civile”.

Per quanto concerne l’azione dell’esecutivo Monti, Berlusconi ha dichiarato, “Non voglio dire che abbia fatto errori”, rimproverando al governo di aver “purtroppo seguito la politica germano-centrica che l’Europa ha cercato di imporre a noi e altri Stati. Il governo tecnico «ha portato a una crisi molto peggiore della situazione in cui ci trovavamo quando eravamo noi al governo. Con questo governo, il Pil è diminuito di oltre il 2%. Tutti gli indicatori economici sono peggiori di quando eravamo noi al governo. Tutto è peggiorato”.

(fonti: Il Sole 24 Ore, La Stampa)

Rosy Merola